similoro
similòro s. m. [comp. di simil- e oro, sul modello del fr. similor]. – Denominazione attribuita un tempo a leghe, di aspetto simile all’oro, costituite da rame (oltre l’80%), zinco (circa 10%) e stagno; successivamente sono state così chiamate leghe simili, o contenenti solo rame e zinco (v. tombacco), o contenenti anche piccole percentuali di alluminio, magnesio, piombo e altri metalli (v. crisocalco, crisorina, oreide, orpello), tutte usate nella bigiotteria o per oggetti ornamentali: Pareva un’indecenza portare Tra i similori e gli stucchi un tale orrore (Montale).