simile
sìmile agg. [dal lat. simĭlis, der. della radice *sem- «uno»; cfr. l’affine gr. ὁμός (v. omo-)]. – 1. a. Che rassomiglia a una o più altre persone o cose, spec. nell’aspetto e nella figura, o in determinate caratteristiche: due persone, due individui s. tra loro; sono fratelli, eppure non sono affatto s. né di carattere né di gusti; chi si fa dominare dal vizio è s. alle bestie; due libri, due film molto s.; è un bel vestito, ma è troppo s. a un altro che già ho; sono due colori s.; mi ha scritto una seconda lettera s. alla precedente; Dio ha creato l’uomo s. a sé. Nell’uso poetico, talvolta accentato sulla penultima: alto vestigio Li ’mpresse al core e fecel suo simìle (Petrarca); ed ei simìle A fosca notte giù venìa (V. Monti). b. Con valore di sost., persona che ha somiglianza con una o più altre persone: ogni s. ama il suo s., ognuno ama e difende chi gli assomiglia nei modi e nel carattere; Simile qui con simile è sepolto (Dante). Come sost. vero e proprio, nelle espressioni il proprio s., i proprî s., il prossimo, gli esseri umani, in quanto tutti creati a somiglianza di Dio, in alcune frasi tipiche della spiritualità cristiana: l’amore dei proprî s.; la carità verso i proprî s.; chi umilia i suoi s. offende Dio. Dell’uso letter. e poco com., con valore neutro, il s., una cosa simile, la stessa cosa: il s. toccò ad Agamede e a Trofonio (Leopardi); ma frequente come partitivo: qualcosa di simile; non avevo mai visto niente di simile; molto com. inoltre il masch. plur. nella locuz. e simili, cioè cose, oggetti di simile genere o tipo: fabbrica di inchiostri, coloranti e simili. 2. Tale, di tale specie: non credevo che l’iniziativa avrebbe avuto un s. successo; non ci aspettavamo una s. risposta; non voglio fare una figura s.!; chi può essere, a un’ora s.?; spesso con connotazione spreg.: non vorrai metterti con s. gente!; con un s. individuo non voglio neppure trattare!; Ruffian, baratti e simile lordura (Dante). 3. a. In geometria, figure s., due figure che si corrispondono in una similitudine, cioè, intuitivamente, che hanno la stessa forma: due cerchi qualsiasi sono s., mentre due rettangoli in generale non sono simili. La locuz. simile e similmente posto equivale a omotetico. Geometria s., ramo della geometria in cui non ci si occupa della misura dei segmenti, ma solo della forma delle figure. b. In algebra, monomî s. (o termini s.), due monomî con la stessa parte letterale (che cioè contengono le stesse indeterminate con i medesimi esponenti, ma possono differire per i coefficienti). c. In matematica, matrici s., due matrici quadrate A e B dello stesso ordine, che sono legate dall’uguaglianza B=SAS-1, dove S è un’opportuna matrice quadrata; due matrici simili hanno lo stesso rango e lo stesso determinante. In passato, il termine simile era usato anche con sign. diversi da quelli qui riportati, e comunque variabili da testo a testo. d. In fisica, detto di sistemi tra i quali valga una relazione di similitudine (v. similitudine, n. 3). 4. Secondo elemento di termini composti o giustapposti, usati in chimica e in medicina per indicare sostanze con caratteristiche simili o analoghe alle sostanze indicate del primo elemento (per es., curaro-simile o curarosimile, digitalisimile, istaminosimile, morfinosimile, ormono-simile o ormonosimile, e altri, non tutti registrati al loro luogo alfabetico, perché di sign. trasparente); con sign. partic., l’agg. purisimile (v.). Superl. similìssimo; ant. e letter. la forma latineggiante simìllimo. Avv. similménte, allo stesso modo, in modo analogo: se c’è qualcosa di nuovo, avvisami, similmente farò io; anche, equivalente di «lo stesso», spec. per introdurre l’enunciazione di casi analoghi a quelli precedentemente considerati: la maleducazione e l’ignoranza sono difetti gravi, similmente l’arroganza e la presunzione; o di «in modo simile», usato, per lo più nel linguaggio letter., per introdurre un secondo termine di paragone. Nella lingua ant. era anche in uso, spec. nel verso, la variante simileménte: Similemente il mal seme d’Adamo (Dante); Similemente il colpo de’ vostr’occhi (Petrarca).