schermare
v. tr. [der. di schermo] (io schérmo, ecc.). – 1. ant. Difendere, riparare, in senso generico: Che è quel, dolce padre, a che non posso Schermar lo viso? (Dante). 2. Riparare, proteggere con uno schermo. In partic.: a. Munire di schermo una sorgente di radiazione, soprattutto luminosa, per attenuarne il flusso, per limitarne il campo di irradiazione, o per altro scopo: s. una lampada con un paralume; s. di giallo i fari dell’automobile; s. una finestra perché non entri la luce. Con riferimento a sorgenti di radiazioni capaci di provocare danni biologici o alterazioni di materiali, porre come riparo determinati spessori di opportuni materiali assorbenti per proteggere persone o cose dall’azione delle radiazioni: s. una sorgente di radioattività, s. con piombo un contatore di particelle (per ridurre l’influenza di radiazioni di fondo, cioè di segnali diversi da quelli da rilevare). b. In elettrotecnica, proteggere mediante uno schermo elettrostatico, magnetico, ecc., o con altri mezzi un dispositivo, un circuito, ecc., dall’azione di campi elettrici, magnetici o elettromagnetici. ◆ Part. pass. schermato, anche come agg.: cavo schermato; fari schermati; antenna radio con discesa schermata; con sign. più specifico, tubo schermato (o valvola schermata), altra denominazione del tetrodo (in quanto fu il primo tubo termoelettronico a essere munito di una griglia schermo).