rovinare
(ant. o letter. ruinare, ant. raro ruvinare) v. intr. e tr. [der. di rovina]. – 1. intr. (aus. essere) a. Cadere giù crollando, franando, disfacendosi con violenza, riferito a edifici, a strutture e costruzioni edilizie: il palazzo, colpito da una bomba, rovinò con fragore; il pavimento rovinò nella stanza sottostante; il soffitto, il tetto, l’impalcatura, il muro, il ponte minaccia di r.; che rovinare possa questa casa infino ai fondamenti (Sacchetti); riferito a elementi naturali del terreno: durante la mareggiata un gran tratto di costa è rovinato a mare; in usi fig.: dalle somme vette Roma antica ruina (Leopardi). In espressioni iperb., parlando di cose che non possono fare gran danno: non rovinerà il mondo, se tuo figlio non sarà promosso; e anche, esprimendo l’intenzione di fare qualcosa a ogni costo: rovini il mondo, voglio dirgli quello che penso di lui. b. estens. Cadere giù dall’alto con grande violenza: la valanga rovinò addosso agli alpinisti, o sul rifugio; rotta la diga, l’acqua del bacino rovinò nella vallata. Più raram., riferito a persone, precipitare: Mentre ch’i rovinava in basso loco (Dante). 2. tr. a. Far cader giù provocando il crollo, la frana, ecc. Raro o ant. in usi generici, è specifico nell’espressione prov. l’acqua cheta rovina i ponti, le persone apparentemente tranquille e serie a volte sono le più pericolose. b. estens. e fig. Danneggiare in modo irreparabile o assai gravemente: la pioggia ha rovinato il tetto; la grandine rovinerà il grano; uno spruzzo di fango mi ha rovinato il vestito; è un vino che rovina lo stomaco; si è rovinato gli occhi a furia di leggere; il lavoro eccessivo finirà per rovinarti la salute; riferito a danni economici, sociali, morali, ecc.: era benestante, ma lo ha rovinato la crisi economica; r. la reputazione, l’autorità di qualcuno, e, con la particella pron., rovinarsi la vita, la carriera, il buon nome; cerca di rovinarmi spargendo calunnie sul mio conto; lo hanno rovinato i cattivi compagni. Nel rifl., procurarsi gravi o irreparabili danni fisici, economici, sociali, morali, ecc.: se tenti quest’affare ti rovinerai; si è rovinato frequentando quella gentaccia; rovinarsi al (o col) gioco d’azzardo, coi cavalli, con le donne; si ricomincia sempre Nel gioco delle carte e rovinarsi È il peggio che possa capitare (Patrizia Cavalli); assol., non mi voglio r., non voglio correre gravi rischi. ◆ Part. pass. rovinato, anche come agg.: le mura di un castellaccio medievale, rovinate dall’incuria, scavate dal vento, coperte di edera e di capperi (Ennio Flaiano); un ponte mezzo rovinato; è tornato dalla guerra completamente rovinato nella salute; una famiglia economicamente rovinata; un uomo rovinato, anche in senso sociale, che ha perduto la reputazione. In araldica, è attributo dei castelli e delle torri di cui non si vedono che i ruderi.