rimario
rimàrio s. m. [der. di rima1]. – Repertorio in cui sono raggruppate le parole che rimano insieme, e i varî gruppi sono disposti secondo l’ordine alfabetico delle rime. Si possono avere rimarî di tutta una lingua (r. italiano, francese, ecc.), che sotto ciascuna rima registrano senza limitazioni le parole usate e usabili, disponendole per lo più in ordine alfabetico diretto o inverso, talvolta raggruppandole secondo il numero delle sillabe o la funzione grammaticale; e rimarî di determinati autori o di determinate opere che sotto ciascuna rima registrano in ordine alfabetico le parole effettivamente usate da quegli autori o in quelle opere, rinviando ai singoli versi che le contengono e spesso citando tali versi per esteso. Per la lingua italiana, il primo rimario di questo secondo tipo fu il Rimario di tutte le cadentie di Dante e Petrarca, di F. P. Morato (1528); il primo più generale fu il Rimario di B. Di Falco (1535).