paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] storia della matematica e della logica, sono stati formulati numerosi paradossi (o antinomie), a partire da quelli classici di Zenone di Elea (sec. 5° a. C.), consistenti in argomenti per assurdo contro l’esistenza del movimento e della molteplicità ...
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stadio
stàdio s. m. [dal lat. stadium, gr. στάδιον]. – 1. a. Unità di misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi, pari a 600 piedi; nel sistema attico era uguale a circa 177,60 m, nell’alessandrino [...] era lunga 600 piedi, cioè appunto uno stadio. Nella filosofia greca, argomento dello s., uno degli argomenti formulati da Zenone contro l’esistenza del moto: confrontando il movimento di due corpi di uguale lunghezza che, all’interno di uno stadio ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne [...] di rimessa da una parte e porticato ad archi o travature dall’altra. 3. Denominazione della scuola filosofica greca fondata da Zenone di Cizio, per aver egli cominciato il suo insegnamento in Atene (sec. 3° a. C.) sotto la Stoà Poikìle, il «Portico ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni [...] mucchio o dell’acervo) da lui attribuite a Eubulide di Mileto (e da Aristotele invece, sia pure in altra forma, a Zenone), che fu poi largamente usata dagli scettici greci per dimostrare l’impossibilità di distinguere il vero dal falso. Il modo più ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] positivi (cioè il fatto che, in certi casi, la somma di infiniti numeri positivi è finita) è alla base dei classici paradossi di Zenone (Achille e la tartaruga, ecc.). Hanno particolare importanza le s. geometriche, come, per es., 1 + 1/2 + 1/4 + 1/8 ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] (il ritmo del cambiamento cosmico), sia la misura della durata; per Parmenide, invece, non è che un’illusione e, per Zenone, un assurdo, come il movimento stesso, essendo l’Essere, considerato la vera essenza delle cose, immutabile; il concetto del ...
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stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico [...] Le esedre (D’Annunzio). Con uso assol., la stoa, o più spesso, con iniziale maiuscola, la Stoa, la scuola filosofica di Zenone di Cizio e dei suoi prosecutori, che usavano radunarsi nella Ποικίλη στοά, cioè nel «portico dipinto» di Atene (e di qui ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata [...] da Zenone di Cizio (per l’origine del nome, v. stòa): i filosofi s., la scuola s.; la logica, la fisica, l’etica s. (v. stoicismo). Come s. m., filosofo della Stoa, seguace dello stoicismo: gli s. greci, romani. 2. fig. (f. -a) Chi, o che, sopporta ...
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Nome di varî scultori greci. 1. Z. di Soli di Cilicia (sec. 3º-2º a. C.), noto da una firma a Lindo, compagno di Sosipatro. 2. Flavio Z. di Afrodisiade in Caria (sec. 1º d. C.), noto da numerose iscrizioni a Roma. 3. Z. figlio di Attina di Afrodisiade...
Militare (n. 430 circa - m. 491), fece rapida carriera nell'esercito bizantino, giungendo sino a sposare Ariadne, figlia di Leone I e di Verina (468), suscitando l'ostilità di Aspar, capo dei Goti al servizio di Leone medesimo. Ucciso Aspar...