sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] delle sillabe chiuse siano brevi. Questa regola approssimativa ha una parziale applicazione anche in italiano: una vocale italiana è infatti lunga a condizione di essere tonica e finale di sillaba (ossia in sillaba aperta) ma non di parola (es., a di ...
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sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] delle sillabe chiuse siano brevi. Questa regola approssimativa ha una parziale applicazione anche in italiano: una vocale italiana è infatti lunga a condizione di essere tonica e finale di sillaba (ossia in sillaba aperta) ma non di parola (es., a di ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] dittonghi apparenti, ma non qui e qua dove non può esserci equivoco). È inoltre facoltativo segnare l’accento per indicare sia la vocaletonica, sia il timbro aperto o chiuso dell’e o dell’o, e questo senza limiti precisi, ma per lo più soltanto là ...
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consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia [...] rima. In senso stretto, e in opposizione alla «rima perfetta», l’uguaglianza delle sole consonanti nella terminazione di due parole, mentre la vocaletonica è differente (contrariamente a quanto avviene nell’assonanza, in cui sono identiche solo le ...
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hamza
‹hàm∫a› s. f. [voce araba, propr. «compressione»]. – Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto: è propriam. [...] non è peraltro esclusiva dell’arabo: in tedesco, per es., è di regola l’attacco duro delle vocali iniziali di sillaba (per es. della vocaletonica di Verein ‹feràin›); in italiano l’attacco o lo stacco duro può accompagnare qualche interiezione (per ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] o convenienti: a. bene, giusto. ◆ Part. pass. accentato, anche come agg., che è sede di accento tonico (oppure ritmico): vocale, sillaba accentata; si dicono tronche le parole accentate sull’ultima sillaba; verso accentato sulla seconda, sesta e ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] Nell’uso ant. si posponeva anche a verbi di modo finito: andòssene, ecc. Unendosi a forme verbali terminanti con vocaletonica (tronche o monosillabe che siano), subisce il rafforzamento sintattico: andonne, vanne. Quando forma gruppo con altri pron ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] 〉 «fradicio», mentre tra mozzo 〈mózzo〉 di stalla e mozzo 〈mòʒʒo〉 di ruota c’è differenza anche nel timbro della vocaletonica. La distribuzione in concreto delle z di voci italiane nella serie sorda e in quella sonora è determinata di regola dalla ...
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inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] oggi con l’aiuto degli elaboratori elettronici, differiscono dai rimarî (che raccolgono parole di uguale rima partendo dalla vocaletonica) e, raggruppando parole di uguale terminazione, o suffisso, o suffissoide, sono di grande utilità per ricerche ...
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postonico
postònico agg. [comp. di post- e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica, detto di fonema e sillaba che viene dopo la vocaletonica: consonante p., o in posizione postonica. ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in una prospettiva fonetica si utilizzerà...
Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...