etnoculturale
(etno-culturale), agg. Di cultura etnica; proprio della cultura di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ La domanda se gli Stati Uniti siano sul punto di disintegrarsi, se cioè la tradizionale [...] diverse della popolazione statunitense, con prognosi sia ottimistiche sia pessimistiche circa il futuro del melting pot americano. (VittorioStrada, Corriere della sera, 1° febbraio 1998, p. 27, Cultura) • Se un governo può certamente contribuire ad ...
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euroislam
(Euroislam, Euro-Islam), s. m. inv. Il processo di integrazione e compenetrazione della cultura occidentale europea con quella islamica. ◆ «Euro-Islam», Bassam Tibi scandisce la parola che [...] », ma che in futuro potrebbe diventare terreno per forze fondamentaliste, minoritariamente già presenti e sostenute dall’esterno. (VittorioStrada, Corriere della sera, 14 ottobre 2006, p. 39, Cultura).
Composto dal confisso euro-1 aggiunto al s ...
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defamiliarizzazione
s. f. Il progressivo abbandono del connotato familiare, dell’essere appannaggio di un sistema familiare. ◆ Il nuovo modo di concedere crediti (senza chiedere garanzie personali all’imprenditore, [...] maggiore competitività alle imprese». (Francesco Spini, Stampa, 13 marzo 2006, p. 31, Economia).
Derivato dal s. f. familiarizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 27 marzo 1996, p. 17 (VittorioStrada). ...
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missionariato
s. m. Attività di assistenza e apostolato. ◆ «Non nascondo che esistono anche difficoltà di ordine materiale. Molti degli antichi templi restituiti alla Chiesa, infatti, si trovano in uno [...] sulla Chiesa, le cui possibilità materiali sono indissolubilmente legate al benessere dei suoi figli» [Alessio II intervistato da VittorioStrada]. (Corriere della sera, 3 agosto 2000, p. 3, In primo piano) • Dapprima si voleva che i Vocazionisti ...
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antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] [...] ’autoannichilazione, anticipando, in forme paradossali, quello che [Friedrich] Nietzsche, lettore attento dei Demoni, scriverà in un passo (VittorioStrada, Corriere della sera, 19 agosto 1999, p. 29, Cultura) • «L’Anti-Vangelo è la forma del nuovo ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] ; è venuto nessuno a cercarmi?; e a questi marmi Venne spesso Vittorio ad ispirarsi (Foscolo); con valore fraseologico: ma che mi vieni a sua lettera; gli venne fatto di guardare giù nella strada proprio mentre lui stava passando; sul momento, mi ...
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ciecopacifista
(cieco-pacifista), s. m. e f. (iron.) Chi sposa la causa pacifista senza il vaglio della ragione. ◆ Quando vi definiscono integralisti, ciecopacifisti, riesce a giustificarlo? «Chi muove [...] , ragionare, chi non ha visto non immagina» [Teresa Strada intervistata da Francesca Floriani]. (Repubblica, 3 aprile 2004, siano state espresse e addirittura pubblicate? Vittorio Agnoletto, per esempio. Comprensibilmente contrariato perché ...
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coalizzatore
s. m. Chi si propone di coalizzare, di promuovere una coalizione tra partiti o movimenti politici. ◆ L’ecumenismo centrista non è mai politicamente neutro nè armato di soli ramoscelli d’ulivo. [...] della concertazione. I coalizzatori «volenterosi» imboccano la strada del dialogo e si siedono ai tavoli a quello con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.
Già attestato nella Repubblica dell’11 marzo 1987, p. 13 (Vittorio Zucconi), usato come s. f. ...
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zerbinato
p. pass. e agg. (iron.) Assoggettato come uno zerbino. ◆ «Se non ci sono stati sanguinosi interventi dialettici – ribatte [Piero] Chiambretti – è perché non mi è venuto. Ho invitato [Maurizio] [...] sopporta pazientemente le molestie, e ricuce. Ricuce e va avanti sulla sua strada di uomo della sinistra non «zerbinato», come dignità richiede a un giornalista normale. (Vittorio Feltri, Libero, 14 ottobre 2007, p. 7, Italia).
Derivato dal s. m ...
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sboccare
v. intr. e tr. [der. di bocca, col pref. s- (nel sign. 5 e, per singole accezioni, nel sign. 2 e 3)] (io sbócco, tu sbócchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Passare da un luogo o da un percorso [...] Sboccò ne’ campi, e deviò dal mare (Caro). c. Per estens., di strade, andare a finire, aver termine in una strada più larga o in una piazza: via del Gesù sbocca in Corso Vittorio Emanuele. d. Con riferimento a persone o a gruppi di persone, arrivare ...
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Critico e saggista italiano (Milano 1929 - Venezia 2018); prof. (dal 1970) di letteratura russa nell'univ. di Venezia. Oltre a studî sulla letteratura russa dei secc. 19º e 20º (Letteratura sovietica 1953-1963, 1964; Tradizione e rivoluzione...
Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché la sua natura è complessa ed è possibile...