connessione
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di [...] , spazî a c., nella geometria differenziale, spazî che soddisfano a certi requisiti di tipo differenziale, a seconda dei quali si parla o anche ordini o indici) di c. di una varietà topologica o di un complesso topologico, numeri naturali, uno ...
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differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo [...] che consentano di distinguere tra cose o esseri simili: d. due varietà d’una specie vegetale. b. In matematica, d. una funzione, determinarne il differenziale. c. In elettronica, d. una tensione (o una corrente) variabile nel tempo, trasformarla ...
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simplettico
simplèttico (o simplèctico) agg. [dal gr. συμπλεκτικός «relativo all’intreccio», perché collegato in un complesso] (pl. m. -ci). – 1. In zoologia, osso s. (anche il simplettico s. m.), osso, [...] , geometria s., teoria che nasce da questioni di geometria differenziale e che si inquadra nell’algebra lineare; il termine si . specifici, a varî concetti, per cui si parla di varietà s., spazio vettoriale s., trasformazione s., matrice s., gruppo ...
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Araldica
Le p. sono divisioni dello scudo mediante una o più linee orizzontali, verticali, diagonali o per mezzo di linee convergenti, al fine di creare campi diversi per accogliere stemmi o figure a seguito di alleanze matrimoniali, successioni...
In matematica una distribuzione p-dimensionale ϑ su una varietà differenziale si dice distribuzione involutiva se, considerati due qualsiasi campi di vettori X, Y appartenenti a ϑ (ossia appartenenti agli spazi che costituiscono ϑ), anche il...