s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] doppia e scempia, ma possiede i gradi tenue (es. caso) e medio (es. cosmo). La s italiana in generale, sorda o sonora, è simbolo del dollaro (e così $ can., dollaro canadese). Altri valori assume solo in abbreviazioni e sigle composte; per es.: c. s., ...
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mediale2
mediale2 agg. [der. di medio]. – In linguistica, che si riferisce alla forma media del verbo; che ha il valore di forma media. Si dice che l’azione di un verbo ha aspetto, valore, funzione m. [...] quando esso, pur non possedendo il medio, esprime un’azione al cui svolgimento e al cui risultato il soggetto è particolarmente interessato; si può dire che in italiano la frase «leggiti bene questo libro» presenta un’azione verbale con aspetto ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] una nota o della pausa (p. di valore), ne prolunga la durata della metà del suo valore; si possono avere, se pure raramente, in una trasformazione, punto che ha sé stesso per immagine; p. medio di un segmento, il punto che divide il segmento in due ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] il fatto di assumere, in un punto o in un intervallo, valori positivi o negativi; regola dei s. di Cartesio, metodo per da due segmenti perpendicolari (o quasi) che si intersecano nel punto medio: fare, tracciare un s. di croce, anche in luogo di ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] 1 b. e. Nell’architettura, si dicono linee, con valore collettivo (o l. architettoniche), i contorni di un edificio cm (esattamente, 1/12 di pollice, valore che essa ha anche nell’uso attuale), ecc; come valoremedio si assume la lunghezza di 0,2 cm ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, [...] 1 atmosfera; pressione n., convenzionalmente, quella di 1 atmosfera (equivalente a 1013,25 ettopascal o millibar), valore prossimo al valoremedio della pressione atmosferica al livello del mare. Si dice anche di strumento, dispositivo o apparecchio ...
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mediare1
mediare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo mediare «dividere per metà; interporsi», der. di medius «medio»] (io mèdio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Essere interposto, essere in mezzo: tra ’l [...] b. Nel linguaggio filos., mettere in relazione logica un termine con un altro. ◆ Part. pass. mediato, per lo più con valore verbale: accordo mediato, soluzioni mediate, che sono stati oggetto o risultato di mediazione. Per l’uso come agg. (che deriva ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] giuridico indica il tipo astratto dell’uomo medio, e cioè del cittadino consapevole dei proprî pravi (Dante); fare il b., comportarsi bene: mi raccomando, fa’ il buono! b. Con valore neutro, cosa buona: c’è del b. in quel che scrive; ha questo di b., ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] delle armi, sia il soldato a cavallo sia quello a piedi; ma poi, nel tardo medioevo, il cavaliere armato di tutto punto con pesante armatura. b. Con valore più generico: u. di fiducia di qualcuno, che ne amministra gli affari come fiduciario; l ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] camera a vuoto: si classifica, a seconda del valore della pressione residua dell’aeriforme presente, in basso v. (per valori fino a 100 pascal), medio v. (per valori tra 100 e 0,1 pascal), alto v. (per valori tra 10−1 e 10−5 pascal) e ultravuoto ...
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valore medio di una derivata, teorema del
valore medio di una derivata, teorema del → Lagrange, teorema di (per una derivata). Per la sua generalizzazione si veda → Cauchy, teorema di o teorema degli incrementi finiti.