vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] dell’onda sfigmica. 3. Sostantivato al masch., con valore neutro: a. Lo spazio vuoto, supposto privo di qualsiasi materia. Nella storia del pensiero scientifico, l’esistenza del vuoto (v. assoluto), negata a suo tempo da Aristotele e, in seguito ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] , conservare il p.; rinunciare al p.; perdere il p.; p. assoluto, dispotico; al p., nella posizione in cui si detiene il potere, determinate discipline: a. In economia: p. di acquisto, il valore di scambio della moneta, cioè la quantità di merci o di ...
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notazione
notazióne s. f. [dal lat. notatio -onis, der. di notare «notare2»]. – 1. a. L’atto, il fatto e il modo di notare, cioè di segnare o contrassegnare: la n. delle pagine di un libro, fatta con [...] . concreto, per indicare i singoli segni o numeri o, con valore collettivo, il loro complesso: un manoscritto con n. saltuarie, o che l’esponente della potenza di 10 è negativo e di valoreassoluto crescente a partire da 1 per il primo posto a destra ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero [...] aumentato sia estendendo la durata della giornata lavorativa oppure aumentando l’intensità del lavoro (p. assoluto), sia riducendo il valore dei mezzi di sussistenza per mezzo di un aumento generalizzato della produttività del lavoro (p. relativo ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] due case; o, più spesso, in frasi negative, per esprimere assoluta negazione: non ci manca un ette; non ho un centesimo. a una voce, con voci concordi. Locuz. particolare: tutt’uno, con valore di sost. neutro («una unica cosa, una stessa cosa»), e in ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] pure riferito al livello del mare, viene talvolta chiamato assoluto, in contrapp. al p. specifico relativo, che è quello usato, per le stesse grandezze, in fisica (comunque, il valore numerico non cambierebbe se invece di peso si parlasse di massa): ...
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ipèrbole s. f. [dal lat. hyperbŏle, gr. ὑπερβολή, da ὑπερβάλλω «gettare oltre» (il greco aveva già tutti e due i sign.)]. – 1. In retorica, figura consistente nell’esagerare per eccesso (è un secolo che [...] due rette distinte (dette asintoti), ed è il luogo dei punti del piano per i quali la differenza, presa in valoreassoluto, delle distanze da due punti dati (fuochi) è costante (tale differenza è necessariamente inferiore alla distanza tra i fuochi ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] e. alla minestra, alla frutta; l’acqua è a bollore. Usato assol., esserci, aver raggiunto lo scopo, riuscire in qualche cosa: coraggio, è potere; donna è bello. Il verbo conserva il valore di copula anche quando il predicato consiste in un avverbio: ...
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pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] una piazza p. di gente. Si dice spesso anche in senso più generico, non assoluto, di cosa che ne contiene altra in gran quantità o che ne ha, ne di rischi; anche, il limite massimo di valore che un assicuratore è disposto a garantire in relazione ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] di quiete o di moto di un corpo rispetto allo spazio assoluto (solidale con le stelle fisse), in base alla legge riconoscere che hai ragione. 6. Come astratto di forte, e con valore relativo: a. Riferito a bevande, la gradazione alcolica: un vino di ...
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valore assoluto
valore assoluto di un numero reale x, detto anche modulo e indicato con il simbolo |x|, è il numero reale non negativo definito come il numero stesso se esso è positivo o nullo, il suo opposto se invece esso è negativo. Per...