personificatore
personificatóre agg. e s. m. (f. -trice) [der. di personificare], letter. – Che personifica, che adotta il procedimento della personificazione: la fantasia personificatrice dell’uomo [...] primitivo. ...
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polifemo
polifèmo s. m. – Nome (propr. Polifemo, gr. Πολύϕημος, lat. Polyphemus) del mitico Ciclope, il gigantesco pastore con un solo occhio in mezzo alla fronte che compare nel 9° libro dell’Odissea, [...] esteso talora antonomasticamente nel linguaggio letter. a indicare l’uomoprimitivo, di mole colossale e d’intelletto semplice e rozzo: la somma selvatichezza de’ polifemi ... che si stavano tutti divisi e soli per le loro grotte (Vico). ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] di servo della gleba. Quindi, con sign. più generico, uomo di campagna, contadino: e a’ villani rivolto disse «Vedete, villano; in alcune espressioni si riallaccia al sign. primitivo, mantenendo una connotazione spreg.: villano rifatto, rincivilito, ...
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elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; [...] di grandi sconvolgimenti atmosferici, di cataclismi, di catastrofi. b. Che appartiene al fondo primitivo, e perciò spontaneo, o rozzo e primordiale, dell’uomo: sentimenti, impulsi, passioni e.; dare sfogo ai più e. istinti. ◆ Avv. elementarménte, non ...
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pneuma
pnèuma s. m. [dal lat. tardo pneuma, gr. πνεῦμα, propr. «soffio», der. di πνέω «soffiare»] (pl. -i). – 1. Termine filosofico, semanticamente affine a ψυχή «anima» e quindi indicante il principio [...] , l’anima o soffio vitale che informa e compenetra l’universo. b. Nel primitivo cristianesimo e nella gnosi, la parte razionale e più elevata, divinamente ispirata, dell’uomo, in quanto distinta dall’aspetto più emozionale e «carnale» dell’anima. 2 ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] nel suo vero e., nella sua essenza; l’e. dell’uomo dista grandemente da quel delle bestie (Tommaseo); i compagni di Ulisse, che erano stati tramutati in porci, ripresero poi il loro e. primitivo; gli domandò dell’esser suo (chi egli fosse; ant., come ...
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richiamo
s. m. [der. di richiamare]. – L’azione di richiamare, il fatto di venire richiamato, e il modo con il quale si effettuano. In partic.: 1. a. L’azione di chiamare e il fatto di essere chiamato [...] call of the wild, 1903), divenuto proverbiale per indicare l’insorgere del primitivo istinto selvaggio nell’animale che si sia per qualche tempo accostato alla civiltà e all’uomo, e per traslato la prepotente nostalgia che può sentire una persona di ...
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rudimentale
agg. [der. di rudimento]. – 1. Limitato ai primi rudimenti, caratterizzato da un livello elementare o primitivo che rappresenta una fase iniziale di sviluppo: possedere solo nozioni r. di [...] delle foglie in molte piante parassite; la riduzione degli occhi degli animali che vivono nell’oscurità del sottosuolo o nelle profondità marine; l’appendice vermiforme del colon, nell’uomo. ◆ Avv. rudimentalménte, in modo, in forma rudimentale. ...
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neotenia
neotenìa s. f. [comp. di neo- e tema τεν- del gr. τείνω «estendere, prolungare»]. – 1. In zoologia: a. Il fenomeno per cui un organismo raggiunge la maturità sessuale conservando i caratteri [...] permanentemente in fase larvale o giovanile (come per es., nell’uomo, la mancanza di una fitta peluria sul corpo, caratteristica, della maturità sessuale in uno stadio di sviluppo primitivo e poco differenziato, come avviene nei gametofiti maschile ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] modeste, arretrate: gente del p.; un ragazzo, una ragazza del p.; un uomo, una donna del p.; gli usi, i pregiudizî del p.; venire, comuni: i p. antichi; i p. della Terra; un p. primitivo, barbaro, civilizzato; i p. preistorici; il p. cristiano o di ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: a) caratteristiche morfologiche principali...
primitivo
Dal lat. primitivus «primo in ordine di tempo». In questa accezione il termine è usato in varie lingue europee per indicare la forma originaria o più antica di un’istituzione (per es., la Chiesa p., nel senso di Chiesa paleocristiana),...