irrigidimento /ir:idʒidi'mento/ s. m. [der. di irrigidire]. - 1. [l'essere contratto] ≈ contrazione, tensione. ↔ distensione, rilassamento. 2. [l'essere contratto a causa del freddo] ≈ intirizzimento, [...] intorpidimento. 3. (fig.) [il diventare più severo o il mostrarsi insensibile ad azioni e influenze esterne] ≈ giro di vite, inasprimento, indurimento, stretta. ↔ addolcimento, ammorbidimento ...
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traliccio /tra'litʃ:o/ s. m. [lat. trilix -icis, agg., "di tre fili" (comp. di tri- "tre" e licium "filo")]. - 1. (tecnol.) [struttura di sostegno formata da elementi per lo più metallici, collegati in [...] modo da costituire un sistema reticolare: i t. dell'alta tensione] ≈ palo, pilone. 2. [impalcatura leggera di supporto] ≈ graticcio, reticolato. ...
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tranquillità s. f. [dal lat. tranquillĭtas -atis]. - 1. [condizione di ciò che è calmo, quieto, in senso fisico, generalm. con riferimento a una distesa d'acqua: t. del mare] ≈ calma, quiete. ↔ agitazione, [...] quiete, rilassatezza, serenità, spensieratezza. ↑ nirvana. ↔ agitazione, (lett.) ambascia, ansia, inquietudine, irrequietezza, nervosismo, preoccupazione, tensione, turbamento. b. [assenza di fretta: abbiamo tempo, possiamo camminare con t.] ≈ calma ...
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esacerbare /ezatʃer'bare/ (ant. essacerbare) [dal lat. exacerbare, der. di acerbus "acerbo", col pref. ex-] (io esacèrbo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere più doloroso o gravoso: e. un dolore, uno stato di [...] tensione] ≈ e ↔ [→ ESASPERARE (1)]. 2. [provocare forte irritazione nello stato d'animo altrui: e. l'animo di qualcuno] ≈ e ↔ [→ ESASPERARE (2)]. ■ esacerbarsi v. intr. pron. [divenire esacerbato: gli animi si sono esacerbati] ≈ e ↔ [→ ESASPERARSI]. ...
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esasperare /ezaspe'rare/ [dal lat. exasperare, der. di asper "aspro", col pref. ex-] (io esàspero, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere doloroso o gravoso: e. la sofferenza; e. uno stato di tensione] ≈ esacerbare, [...] (non com.) inacerbire, inasprire, intensificare, (non com.) rincrudire. ↓ accentuare, acuire, aggravare. ↔ addolcire, alleggerire, alleviare, attenuare, diminuire, lenire, mitigare. 2. [provocare forte ...
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trasformatore /trasforma'tore/ [der. di trasformare]. - ■ s. m. 1. (f. -trice) [chi trasforma: t. di costumi] ≈ modificatore, riformatore, rinnovatore. ↑ rivoluzionatore. ↔ conservatore. 2. (elettrotecn.) [...] [macchina elettrica convertitrice che riduce la tensione o l'intensità di una corrente] ≈ riduttore. ‖ convertitore, variatore. 3. (fot.) [apparecchio di proiezione che serve a dare un'immagine opportunamente deformata di un fotogramma] ≈ ...
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lasco agg. [der. di lascare] agg. (pl. m. -chi). - 1. [che non è in tensione] ≈ allentato, largo, (lett.) lasso, lento, molle, (fam.) moscio. ↔ stretto, teso, tirato. 2. (fig.) a. [che non è attivo] ≈ [...] fiacco, molle, pigro, rilassato. ↔ attivo, energico, pronto, scattante, vigoroso. b. [che non ha coraggio] ≈ codardo, vile. ↔ audace, coraggioso. 3. (marin.) [di vento, che spira da una direzione distante ...
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lasso² agg. [dal lat. laxus]. - 1. (lett.) [che non è in tensione: Sentendo l. nella bocca il morso (G. Pascoli)] ≈ e ↔ [→ LASCO (1)]. 2. (fig., non com.) [che tende a un'eccessiva indulgenza] ≈ e ↔ [→ [...] LASSISTA agg.] ...
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scattare [lat. pop. excaptare, der. di captare "prendere, afferrare", col pref. ex-]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [di molle e altri congegni a scatto, liberarsi rapidamente dalla tensione cui erano [...] stati sottoposti: il percussore scatta appena si preme il grilletto] ≈ ‖ partire. b. (estens.) [entrare tutt'a un tratto in azione o in movimento: ho dimenticato di togliere il contatto e ho fatto s. l'allarme] ...
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pirolo /pi'rɔlo/ s. m. [var. settentr. di piolo]. - 1. (region.) [pezzo di legno cilindrico e appuntito che si conficca in terra, nel muro o in una qualsiasi struttura per scopi vari] ≈ [→ PIOLO (1)]. [...] 2. (mus.) [negli strumenti a corda, spina di legno o di metallo che serve a dare la necessaria tensione alla corda, una cui estremità è avvolta intorno a essa] ≈ bischero, chiavicchio. ...
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Fisica e tecnica
Il termine t. ha anzitutto il significato di forza, più precisamente di forza di trazione: così, si parla di t. applicate agli estremi di una sbarra, di una fune ecc. Con diverso significato, nella meccanica dei sistemi continui,...
TENSIONE
Gilberto Bernardini
. Comunemente questa parola si usa o per indicare lo sforzo (dovuto alle azioni interne) di sistemi funiformi (funi, cavi, catene, ecc.) o per indicare la caduta di potenziale (in volt) fra i due estremi di un...