vocazione
vocazióne s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. – 1. Chiamata, richiamo, appello o invocazione. In senso proprio è d’uso assai raro, limitato [...] come una chiamata di Dio, ad abbracciare lo stato religioso, il sacerdozio, le varie forme di apostolato, e in senso più soggettivo la disposizione, sentita più o meno intensamente, a tali forme di vita e di attività: avere, sentire v. al sacerdozio ...
Leggi Tutto
intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] che venga qui subito. In tutti questi casi, il verbo è usato per lo più nel presente indicativo e con soggetto di prima persona; quando il soggetto è di terza persona, ci si riferisce a quello che è il pensiero, la volontà della persona stessa (si ...
Leggi Tutto
subiettivo
(o subbiettivo) agg. [dal lat. mediev. subiectivus, der. del lat. tardo subiectum «soggetto2»]. – Variante letter. di soggettivo, abbastanza com. nel linguaggio giuridico, filosofico e medico: [...] quello di reddito non è un concetto oggettivo, bensì subiettivo (Einaudi). ◆ Meno usati i der. subiettivare, subiettivazióne, subiettivismo, subiettivista, subiettivìstico, subiettività, ecc., come varianti ...
Leggi Tutto
estraneo
estràneo (ant. estrànio e estrano) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. extraneus, der. di extra «fuori»]. – 1. a. Nell’uso ant. o poet. (per lo più nelle forme estranio, estrano), straniero, forestiero: [...] tuoi figliuoli (Leopardi); Viandante alla ventura, L’ardue nevi del Cenisio Un estranio superò (Berchet). b. In senso più soggettivo, riferito a luogo o ambiente, non conosciuto, non familiare, con cui non si hanno perciò legami o rapporti affettivi ...
Leggi Tutto
momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] da aggettivo o da complementi: a. Periodo di tempo, generalmente breve, considerato in relazione al suo particolare valore e significato, anche soggettivo: il m. è solenne; è giunto il gran m.; benedico il m. in cui l’ho conosciuto; abbiamo passato ...
Leggi Tutto
distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] di studio e di insegnamento che si avvale di una rete di comunicazioni postale o telematica e pertanto non è soggetta all’immediato controllo degli insegnanti ma si appoggia a sistemi di consulenza e sorveglianza esterni per sostenere gli studenti ...
Leggi Tutto
cumulo
cùmulo (o cùmolo) s. m. [dal lat. cumŭlus; nel sign. 2, la parola è stata introdotta nella terminologia scient. dal meteorologo ingl. L. Howard nel 1803]. – 1. Mucchio, quantità di cose, per lo [...] il c. degli stipendî, delle cariche, la riunione nella stessa persona di più stipendî o cariche. In partic., in diritto, c. soggettivo di cause, insieme di cause contro più persone connesse per l’oggetto o il titolo. 2. Nube spessa, di colore grigio ...
Leggi Tutto
lieve
liève (ant. lève) agg. [lat. lĕvis]. – È in genere sinon. di leggero, rispetto al quale è meno pop. e ha inoltre un valore più soggettivo, di cosa che, più che esser leggera in sé, faccia sentir [...] poco il suo peso: un l. carico; ti sia l. la terra (o la terra ti sia leggera), augurio retorico a un defunto, traduz. della formula sepolcrale latina sit tibi terra levis. È perciò usato soprattutto in ...
Leggi Tutto
obiettivare
(o obbiettivare) v. tr. [der. dell’agg. obiettivo]. – 1. Lo stesso, ma meno com., che oggettivare, nei suoi sign. generici. Nel rifl., obiettivarsi, assumere un atteggiamento obiettivo, prescindere, [...] . 2. In fisiologia e in medicina, documentare o registrare o valutare un fenomeno soggettivo (per es., la sensibilità gustativa mediante saporimetria); più genericam., rendere rilevabile e misurabile con mezzi fisici o chimici un fenomeno, un ...
Leggi Tutto
subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] più soggettivo, il sentimento di sottomissione e di rispetto che il dipendente deve avere verso i superiori di grado, accompagnato dall’osservanza disciplinata dei proprî doveri: s. gerarchica; nel lazzaretto ... era un’altra ardua impresa quella d’ ...
Leggi Tutto
soggettivo linguistica In grammatica, proposizione s., proposizione subordinata che compie la funzione di soggetto rispetto al verbo della proposizione reggente. In italiano queste proposizioni possono avere forma esplicita, introdotte dalle...
Il concetto di diritto soggettivo è uno dei più importanti e dibattuti dell’intera scienza giuridica. Secondo l’opinione di alcuni giuristi (facenti capo a B. Windscheid), il diritto soggettivo sarebbe un potere o una signoria della volontà,...