mobile1
mòbile1 agg. [dal lat. mobĭlis, der. di movēre «muovere»]. – 1. a. Che può essere mosso, spostato, rimosso; si contrappone, oltreché a immobile, a fisso, stabile, e si dice di tutto ciò che si [...] . Che non ha la stabilità che dovrebbe avere: la gamba di questo tavolo è m.; in qualche caso, cedevole: terreno m.; sabbie m., zone situate in terreno paludoso o costituito da depositi alluvionali ancora non ben fissati, dove si corre il pericolo di ...
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tongriano
agg. e s. m. [dal fr. tongrien, der. del nome della cittadina belga di Tongres]. – Piano geologico dell’oligocene, tipicamente rappresentato da sabbie e argille fossilifere; è contemporaneo [...] del lattorfiano ...
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tortoniano
agg. e s. m. [dal nome della cittadina piemontese di Tortóna, in provincia di Alessandria]. – In geologia, il piano più elevato del Miocene medio (nell’era cenozoica), rappresentato nei dintorni [...] di Tortona da marne azzurre marine, nel Veneto e nel Friuli da formazioni di sabbie e conglomerati, in Liguria, Emilia, nell’Appennino laziale-abruzzese, in Calabria e in Sicilia da argille e marne. ...
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pelagico
pelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione [...] marino caratterizzato da mare aperto ma non necessariamente profondo, i cui sedimenti sono rappresentati in genere da fanghi e sabbie molto fini, da depositi calcarei e silicei, di origine planctonica e chimica. 3. In zoologia, fauna p., la fauna ...
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essonite
(o hessonite 〈es-〉) s. f. [der. del gr. ἥσσων «inferiore», perché meno dura e quindi meno pregiata del giacinto (zircone), al quale somiglia]. – Minerale, varietà di grossularia contenente ferro, [...] colorata per lo più in rosso, usata, se in begli esemplari, come gemma; si rinviene principalmente nelle sabbie gemmifere dell’isola di Ceylon, e in Italia in varî punti delle Alpi occid. e nell’Alto Adige. ...
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dissabbiatore
dissabbiatóre s. m. [der. di dissabbiare]. – Bacino posto nel corso di un canale (di solito in prossimità dell’opera di presa), avente lo scopo di trattenere le materie sabbiose trasportate [...] è usato di solito nei canali derivatori d’impianti idroelettrici per evitare gli eventuali danni che potrebbero derivare alle turbine dalle sabbie in sospensione, e negli impianti di depurazione per il trattamento preliminare delle acque di rifiuto. ...
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diagenesi
diagèneṡi s. f. [comp. di dia- e -genesi]. – In petrografia, insieme dei processi di trasformazione fisici e chimici (costipazione, cementazione, dissoluzione e ricristallizzazione) che i sedimenti [...] o per scambî chimici in profondità, connessi con la presenza di acque interstiziali, passando dall’iniziale stato incoerente a una compattezza litoide; così, per es., dalle sabbie si formano le arenarie, dalle ceneri e lapilli vulcanici i tufi. ...
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volgiano
agg. e s. m. [der. del nome del fiume Volga]. – In cronologia geologica, piano v. o assol. il volgiano, piano del giurassico superiore rappresentato da sabbie, argille e marne e caratterizzato [...] da fauna fredda, tipico della regione russa settentr. e centrale, corrispondente al portlandiano dell’Europa occid. e al titoniano della regione mediterranea ...
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emipelagico
emipelàgico agg. [comp. di emi- e pelagico] (pl. m. -ci). – In geografia fisica, detto del mare o di ambiente marino aperto, ma in cui si depositano ancora materiali terrigeni (depositi e.) [...] costituiti da limi di colore azzurro, verde o rosso, da sabbie verdi o calcaree, da materiali vulcanici. ...
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sedimentario
sedimentàrio agg. [der. di sedimento]. – In geologia, formatosi per sedimentazione, o che dà luogo a sedimentazione. Processo s., l’insieme dei fenomeni esogeni, di natura chimica, meccanica, [...] anche lontano dai luoghi di origine dal vento, dalle acque circolanti, da quelle marine, dai ghiacciai, incoerenti (come le sabbie, il löss, le ghiaie) o successivamente cementate (come le arenarie); rocce organogene sono le melme a globigerine, a ...
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SABBIE
Emanuele Grill
Le sabbie sono rocce sedimentarie incoerenti a composizione qualunque. I primi studî su di esse si devono a H. C. Sorby (1870) a J. Thoulet, a J. W. Retgers. In Italia valenti psammografi furono F. Salmoiraghi ed E....
Nome comune italiano di diverse specie di Echinoidei irregolari, frequenti nei mari tropicali, caratteristici per l’aspetto discoidale, da cui deriva il loro nome.