islamocristiano
(islamo-cristiano), agg. Relativo all’islam e al cristianesimo. ◆ Or è tant’anni, nel 1974, parlando con Saddam [Hussein], allora «vice», colsi l’impressione ch’egli fosse un uomo d’apparato, [...] per la Chiesa cattolica del dialogo islamo-cristiano») e di Giovanni Paolo II che con le proprie, ma che ha anche affermato una sua valori comuni ai tre monoteismi. (Gianluca Biccini, Osservatore romano, 30 dicembre 2007, p. 8).
Composto dal confisso ...
Leggi Tutto
cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] Arabi (cioè 1, 2, 3, ecc.), detti perciò anche cifre arabe o arabiche (mentre i segni secondo l’uso romano: I, II, III, ecc. si chiamano più comunem. numeri romani). Frequenti nell’uso parlato e nel linguaggio giornalistico le espressioni un numero ...
Leggi Tutto
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] c. germanici, quelli insigniti del titolo del Sacro Romano Impero; c. napoleonici, quelli insigniti del titolo d’oro che hanno per tipo il sovrano a cavallo (in partic., di Giovanni II re di Castiglia e di Filippo il Buono duca di Borgogna). 10. In ...
Leggi Tutto
augusto1
augusto1 agg. [dal lat. augustus, connesso con augur «augure»; propr. «consacrato dagli àuguri»]. – 1. Degno di venerazione e di onore, spec. come titolo degli imperatori romani (a cominciare [...] ’nfiammati infiammar sì Augusto ... (Dante, con riferimento a Federico II). Per estens., nobile, sacro: l’a. maestà della religione E tutto che al mondo è civile, Grande, a., egli è romano ancora (Carducci). 2. Carta a. (lat. charta augusta), nome ...
Leggi Tutto
conciliabolo
conciliàbolo s. m. [dal lat. conciliabŭlum «luogo di adunanza, riunione», der. di conciliare nel senso proprio di «riunire insieme»]. – 1. Adunanza furtiva e appartata per fini illeciti [...] scismatici: c. di Pisa, il concilio convocato nel 1511, su suggerimento di Luigi XII re di Francia, in opposizione a Giulio II. 3. Nell’Italia d’età romana, piccolo villaggio ove avvenivano di tempo in tempo riunioni per feste religiose o mercati e ...
Leggi Tutto
tavolo politico
loc. s.le m. Sede nella quale si tenta di comporre i diversi punti di vista politici esistenti, specialmente all’interno di una coalizione di partiti, in merito a un problema controverso. [...] Antonio Di Pietro. Con una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro per le Infrastrutture ha sollecitato la convocazione Salvatore Tropea, Repubblica, 2 febbraio 2008, Torino, p. II).
Espressione composta dal s. m. tavolo e dall’ ...
Leggi Tutto
passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] Passò quel tempo, Enea, verso del Metastasio (Didone abbandonata II, 4), divenuto proverbiale e citato, per lo più come fece Cesare passando il Rubicone contro il volere del senato romano. Con valore causativo e con compl. di persona: p. qualcuno ...
Leggi Tutto
papa1
papa1 s. m. [lat. papa, dal gr. πάπας (o πάππας) «padre»] (pl. -i). – 1. a. Titolo (più com. e meno solenne di pontefice) con cui si designa il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica; in [...] premesso a un nome proprio: p. Clemente, p. Leone; p. Giulio II, p. Pio XII. Con uso assol., per lo più con iniziale maiuscola, porta la figura di un papa, contrassegnata con il numero romano V. 6. Nel codice alfabetico internazionale, è la parola ...
Leggi Tutto
Figlio (n. 939 - m. 963) di Costantino VII Porfirogenito, dal quale fu associato al trono nel 949 e cui successe nel 959; lasciò le cure dello stato alla moglie Teofano e al primo ministro Giuseppe Bringa. Sotto di lui (961) il generale Niceforo...
ROMANO, Liborio
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Patù, in provincia di Lecce, nel 1798, morto ivi il 17 luglio 1867. Apparteneva a famiglia alla quale - come ebbe a scrivere nelle sue Memorie politiche - "non erano estranee le tradizioni...