porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] è sempre un p. di mare (Manzoni). In partic., in relazione a determinati aspetti: a. Con riferimento alle caratteristiche strutturali: p l’itinerario stabilito nelle negoziazioni mercantili, p. d’ordine, in cui una nave in navigazione deve fare ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] spec. quando si vuole contrapporre ad altrui (o d’altri): in casa p. puoi fare ciò che vuoi santi, di una diocesi, di un ordine religioso, parti del messale e del breviario , nelle quali si fa riferimento alle relazioni di «maggiore o uguale» (simbolo ...
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vostro
vòstro agg. poss. [lat. pop. voster -stra -strum per il lat. class. vester -stra -strum, der. di vos «voi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 2a pers. (voi), sia come plurale [...] convinzione, i v. diritti; varie relazioni, come parentela, amicizia, dipendenza, ecc seguito dal nome). È inoltre d’uso corrente nella corrispondenza commerciale Con riferimento al vostro (o Vostro) ordine del ..., per lo più nelle forme abbreviate ...
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normalizzazione
normaliżżazióne s. f. [der. di normalizzare]. – 1. L’atto, il fatto di normalizzare, di normalizzarsi, d’essere normalizzato; ritorno a una situazione considerata normale: n. dei rapporti [...] di relazioni normali; n. dei rapporti diplomatici; n. della vita politica d’una nazione; n. della situazione interna, dopo un periodo di sconvolgimenti, di agitazioni o disordini (spesso eufem. per indicare un ristabilimento dell’ordine ottenuto ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] guardare a v., tenere d’occhio, osservare direttamente, vigilare con attenzione; sparare a v., senza preavviso, ordine che si dà a sentinelle : perdere di v. un amico, non avere più relazioni con lui, quasi ignorare dove si trovi; perdere di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] delle operazioni e delle relazioni: il s. dell’addizione, della sottrazione, il s. della radice quadrata, il s. d’uguaglianza, i s Laura. 10. Locuz. per filo e per segno, minutamente e con ordine: esporre, narrare per filo e per s.; mi narrò per filo ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] società, e disciplinare le relazioni intersoggettive, stabilendo insieme le d.; la codificazione del d.; il d. romano, il d. germanico, il d. intermedio; il d. vigente in Italia; d. positivo, l’insieme delle norme che costituiscono l’ordinamento ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] ’assicuratore; n. di pegno, titolo di credito all’ordine, rilasciato dai magazzini generali in occasione del deposito di merci singolo oggetto individuale, ma indici delle relazioni di esso con altri gruppi o classi d’individui. b. Note della Chiesa: ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] rozza, grossolana, sgarbata. d. fig. Finezza, squisitezza di sapore o d’odore: senti la g. di grazia, cavaliere ascritto all’ordine per grazia particolare, non per ha raggiunto quel grado in g. delle sue relazioni; è stato liberato in g. mia; è ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] ; ha partecipato al congresso in q. di rappresentante dell’ordine dei medici; frequente l’uso con l’agg. possessivo: alcuni componenti o circuiti di un apparato in relazione a determinati usi (v. merito2, n. 1 d). c. Nel gioco degli scacchi, la ...
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orientazione
orientazione scelta di una tra due relazioni d’ordine totale tra loro opposte che si possono introdurre in un insieme. Per esempio, fissato un punto O di una retta, l’orientazione di questa è fissata quando si stabilisce quale...
Fisica
Nella meccanica statistica classica con i. statistico, o con il termine ensemble, introdotto da J.W. Gibbs, si indicano famiglie di stati di equilibrio macroscopico. Nello spazio delle fasi, cioè nello spazio delle coordinate pi, (i=1,...