mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] in vita, per es., presso certe tribù dell’Amazzonia, di scambiarsi cibarie e merci varie senza venire a reciproco contatto ma semplicemente lasciandole in un luogo convenuto. d. Con riferimento alle possibilità di collocamento continuativo di un ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] biologia e medicina, numero che esprime un rapporto, soprattutto al fine di valutare quantitativamente una funzione organica o l’andamento reciproco di due o più fenomeni tra loro correlati. In partic.: q. potassio/calcio, numero (di norma uguale a 2 ...
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accordare
v. tr. [lat. mediev. accordare «conciliare», der. di cor cordis sul modello del lat. concordare; nel sign. 2 a, e più ancora nel sign. 2 d, raccostato a corda] (io accòrdo, ecc.). – 1. Mettere [...] ; a. due partiti opposti, due idee contrarie; a. la fede con la ragione; a. le controversie, ecc. Rifl. con valore reciproco, mettersi d’accordo, convenire per contratto o per intesa comune: ci siamo già accordati sul prezzo; si sono accordati di ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] essere in continua lite. 2. Incontro di volontà per cui due o più persone convengono di seguire un determinato comportamento nel reciproco interesse, per raggiungere un fine comune o per compiere insieme un’azione o un’impresa: fare un a., e mettersi ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] di offenderti. In partic., o. Dio, bestemmiarne il nome o trasgredire col peccato la sua legge. Come rifl., con valore reciproco, scambiarsi insulti, offese: se continuano a offendersi così, la lite finisce a botte. c. Con sign. più tenue, urtare la ...
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riabbracciare
v. tr. [comp. di ri- e abbracciare] (io riabbràccio, ecc.). – Abbracciare di nuovo: finalmente potrà r. il figlio; e fig.: decise di r. la fede. Nel rifl., con valore reciproco: quando [...] ci sarà concesso di riabbracciarci? (spec. nel senso più ampio di rivedersi, riunirsi dopo tanto tempo) ...
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tasso2
tasso2 s. m. [der. di tassare1 (con influenza del fr. taux)]. – 1. a. In economia e finanza, t. (o anche saggio) d’interesse, l’interesse prodotto dall’unità di capitale in un periodo di tempo [...] credito più favorevole al contraente, che ha l’obbligo di pagarlo, rispetto a quello normale praticato in operazioni simili; t. reciproco, tasso d’interesse stabilito in misura uguale per tutte le partite iscritte in un conto corrente, o anche per il ...
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riaccomodare
v. tr. [comp. di ri- e accomodare] (io riaccòmodo, ecc.). – 1. Accomodare, riparare di nuovo: se si rompe ancora una volta, temo che non si possa r. più. 2. Nel rifl. reciproco, riconciliarsi, [...] rappacificarsi: litigano tutti i giorni, ma si riaccomodano sempre ...
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riaccordare
v. tr. [comp. di ri- e accordare] (io riaccòrdo, ecc.). – 1. Accordare di nuovo, di strumenti musicali: ho fatto r. il pianoforte; riferito a racchette da tennis, incordarle di nuovo, farvi [...] rimettere le corde con la giusta tensione. 2. Nel rifl. (con o senza valore reciproco), accordarsi di nuovo, prendere nuovi accordi: se il tentativo fallisse, cercherò di riaccordarmi con lui; fece nuove proposte, e così ci riaccordammo sui punti ...
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articolazione
articolazióne s. f. [dal lat. articulatio -onis, der. di articulare «articolare2»]. – 1. L’atto dell’articolare o dell’articolarsi: a. delle dita, del piede, delle ossa, ecc.; anche nei [...] o area dell’apparato di fonazione in cui le parti mobili (o una parte mobile e una fissa) si pongono in rapporto reciproco di occlusione, di stretta o d’apertura per ottenere la pronuncia di un fonema (per cui si hanno articolazioni o fonemi labiali ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...