sincronia
sincronìa s. f. [der. di sincrono1, sul modello del fr. synchronie]. – 1. Nel linguaggio tecn. e scient., sinon. di sincronismo, soprattutto usato nella locuz. in sincronia, riferita, con funzione [...] e dalla loro evoluzione (vale a dire dal fattore tempo), essi vengono considerati nella loro contemporaneità, nel loro diversificarsi reciproco in un determinato momento del tempo e concepiti come formanti un sistema; anche, il metodo di studio che ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] questi giorni a vederla; farsi v. dal dottore, farsi visitare; s’è chiuso in casa e non vuole v. nessuno; e nel rifl. reciproco: ci vedremo domani alle cinque; è un buon amico, ma ci vediamo di rado; ci vediamo stasera? 3. a. Contemplare Dio, essere ...
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confratello
confratèllo s. m. [adattam. del lat. mediev. confrater, modellato su fratello: v. confrate]. – Chi è ascritto a una confraternita: i c. della Misericordia; usato spec. come appellativo reciproco [...] (anche di religiosi): i miei c., un nostro c., e sim. Per estens., non com., compagno, collega ...
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soverchiare
(ant., o meno com., soperchiare) v. tr. e intr. [der. di soverchio, soperchio] (io sovèrchio, rispettivam. io sopèrchio, ecc.). – 1. tr. a. letter. Superare, sormontare, oltrepassare: credete [...] messo innanzi il nome di vossignoria illustrissima ... per soverchiare due innocenti (Manzoni). Nel rifl., con valore reciproco: tutti ... ricominciarono a parlare, a esclamare, a gridare, soverchiandosi a vicenda (Landolfi). 2. intr. (aus. avere ...
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confrontare
v. tr. [dal lat. mediev. confrontare, der. del lat. frons -ontis «fronte»] (io confrónto, ecc.). – 1. a. Mettere di fronte persone o cose, per conoscerne la somiglianza, le affinità, le differenze: [...] a un accordo, a una soluzione, o comunque a un risultato positivo. Con sign. analogo anche il rifl. o rifl. reciproco confrontarsi, riferito a due o più parti in contrasto che, in un dibattito politico, sindacale, culturale, espongono e sostengono ...
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cozzare
v. intr. e tr. [prob. der. del lat. *cocia (variante volg. di cochlea «chiocciola») nel sign. di «testa»; cfr. coccia] (io còzzo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Battere, urtare con le corna, [...] detto di montoni, caproni e sim., e per lo più con sign. reciproco: come due becchi Cozzaro insieme, tanta ira li vinse (Dante). Per estens., urtare fortemente, con violenza: al buio ho cozzato violentemente contro lo spigolo dell’uscio; l’auto ha ...
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focolarino
s. m. (f. -a) [der. di focolare]. – Nome (per lo più usato al plur.) degli aderenti al movimento religioso laico «dei focolari», che, fondato nel 1943, si propone di intensificare la vita [...] spirituale collettiva, fondandosi sul comandamento di Cristo dell’amore reciproco, per testimoniare la fede cristiana nella società e realizzare l’unità fra tutti gli uomini, superando frammentazioni, divisioni e conflitti. ...
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lavare
v. tr. [lat. lavare]. – 1. a. Rendere pulita e netta una cosa, togliendone il sudicio con l’acqua e con altre sostanze liquide: l. i panni sporchi, l. la biancheria, le lenzuola; l. i. piatti, [...] e tutt’e due lavano il viso, frase usata spesso, anche nella sola prima parte, per affermare la necessità di reciproco aiuto, di solidarietà, e talvolta con riferimento allusivo a forme di connivenza non del tutto pulite. 3. Con accezioni partic ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] , è in r., o va messo in r., con la domanda. Con riferimento a persone o a gruppi, come rapporto, legame o vincolo reciproco: r. di parentela (i varî gradi della r. di parentela), di amicizia, di familiarità, o di lavoro, di affari; essere in buone r ...
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impalmare1
impalmare1 v. tr. [der. di palma1]. – Anticam., congiungere la palma della mano alla palma di un’altra persona, come segno di promessa solenne; usato spec. nel rifl. reciproco: tutti s’accordorono, [...] e alla mensa s’impalmorono, e giurorono insieme (Sacchetti). In partic. dello sposo che, toccando la mano alla sposa, le dava così promessa di matrimonio; riferito alla donna, impalmarsi, come intr. pron., ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...