cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] ad altri in un servizio (di soldati, impiegati, operai che iniziano un nuovo turno in sostituzione di altri); rifl. reciproco, darsi il c., avvicendarsi. Nelle corse a staffetta, avvicendamento dell’atleta che ha percorso la sua frazione, con un ...
Leggi Tutto
battibeccare
(o battibeccarsi) v. intr. [der. di battibecco] (io [mi] battibécco, tu [ti] battibécchi, ecc.). – Litigare, contrastare a parole. Si usa quasi soltanto nelle forme plurali, con valore reciproco, [...] o in forma sostantivata: tra quei due è sempre un continuo battibeccare ...
Leggi Tutto
scambiare
v. tr. [der. di cambiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io scàmbio, ecc.). – 1. a. Prendere una persona o una cosa per un’altra, per errore o per distrazione: ti avevo scambiato per tuo fratello; [...] o pezzature inferiori (più com. cambiare): per favore, mi può s. questo biglietto da cento euro? 3. Con valore reciproco: a. Darsi, farsi, dirsi a vicenda: scambiarsi gli auguri per il nuovo anno; scambiarsi i regali; scambiarsi sguardi, occhiate ...
Leggi Tutto
compromesso2
compromésso2 s. m. [dal lat. compromissum, der. di compromittĕre (v. compromettere), part. pass. compromissus]. – 1. Nel linguaggio giur.: a. Negozio con il quale le parti deferiscono ad [...] , il termine ha riunito in sé i precedenti sign. per indicare un accordo fra persone o gruppi che, pur comportando reciproche rinunce, non presuppone l’esistenza di una controversia né di un vero e proprio contrasto, bensì la volontà congiunta di ...
Leggi Tutto
possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] una severa Malinconia possiede il sepolcreto (Aleardi). d. P. una donna, avere con lei un rapporto sessuale. Nel rifl. reciproco possedersi, non com., avere un rapporto sessuale: toccandosi e urtandosi per il gran desiderio di possedersi (Moravia). e ...
Leggi Tutto
affiancare
v. tr. [der. di fianco] (io affianco, tu affianchi, ecc.). – 1. Disporre a fianco a fianco, mettere a fianco: aveva troppo lavoro, e gli è stato affiancato un altro collega; affiancare due [...] o a contatto. 2. fig. Sorreggere, sostenere, favorire: lo affiancavano i più ribaldi della città; rifl. reciproco, affiancarsi, sorreggersi a vicenda. ◆ Part. pass. affiancato, anche come agg.: procedere affiancati; due edifici affiancati; truppe ...
Leggi Tutto
uccidere
uccìdere (ant. occìdere) v. tr. [lat. occīdĕre, comp. di ob- e caedĕre «tagliare, uccidere»] (pass. rem. ucciṡi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciṡo). – 1. Privare della vita, causare la morte, [...] , togliersi la vita: si è ucciso con un colpo di rivoltella, ingerendo un tubetto di barbiturici, impiccandosi, ecc.; come rifl. reciproco: da quando mondo è mondo gli uomini si fanno guerra e si uccidono; come intr. pron., perdere la vita, per lo ...
Leggi Tutto
comunicare
v. tr. e intr. [dal lat. communicare, der. di communis «comune1»; nel sign. 3, dal lat. eccles. communicare (altari) «partecipare all’altare», cioè «alla mensa eucaristica»] (io comùnico, [...] ., dire qualcosa, confidare: c. una notizia, un segreto; mi hanno comunicato la data del matrimonio; e con valore reciproco: comunicarsi le proprie impressioni. Quindi anche divulgare, rendere noto ai più: c. un avviso, un annuncio; la televisione ...
Leggi Tutto
inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] è il cambiamento di stato i. della fusione. c. In matematica, con riferimento a un numero k, diverso da zero, numero i. o reciproco (o, come s. m., l’inverso), il numero che, moltiplicato per k, dà come prodotto l’unità: sarà cioè uguale a 1/k ...
Leggi Tutto
svillaneggiare
v. tr. [der. di villano, col pref. s- (nel sign. 5)] (io svillanéggio, ecc.), letter. – Trattare villanamente, offendere, insultare: alcuni sbandati invasero una onorevole casa signorile, [...] e svillaneggiarono e straziarono tanto una vecchia signora inferma ... che ella ne morì di disperazione e di crepacuore (I. Nievo). Nel rifl. reciproco, svillaneggiarsi, scambiarsi villanie. ...
Leggi Tutto
letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...