sussurrare
(letter. susurrare) v. intr. e tr. [dal lat. susurrare]. – 1. intr. (aus. avere) Mormorare, produrre un suono prolungato, leggero e non distinto, ma gradevole: le foglie, mosse dal vento, [...] , o la persona a cui ci si rivolge: gli sussurrò all’orecchio alcune parole, un nome, un avvertimento; con valore reciproco: non so cosa si stiano sussurrando; in usi fig., letter.: e questi pini e questi cerri e questi piatani [=platani] ... mentre ...
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maritare
v. tr. [lat. maritare, der. di maritus «marito»]. – 1. a. Dare marito a una donna: m. una figlia; l’hanno maritata con (a) un giovane avvocato; m. bene, male, con riferimento alle condizioni [...] . Per estens., impropriam., anche dell’uomo, prendere moglie: si è maritato con una brava ragazza. c. Rifl. con valore reciproco, sposarsi: si mariteranno domani mattina; è una tentazione, le dicevo, quella di mettere la berta in sacco, maritarsi e ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] per un ideale, per il trionfo della verità; è stata una discussione animatissima e mi sono battuto bene. Con valore reciproco, fare un duello: battersi con un avversario alla spada, alla pistola, all’ultimo sangue. 8. Con accezioni partic.: a ...
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sutura
s. f. [dal lat. sutura «cucitura», der. di suěre «cucire»]. – 1. In chirurgia, operazione intesa a riunire tra loro mediante cucitura con fili o per mezzo dell’applicazione di grappette e clips [...] il segno che ne resta: s. continua, a punti staccati, ad ansa; una s. ancora evidente. 2. a. In anatomia, reciproco contatto di determinate ossa, con interposizione di tessuto connettivo, dell’uomo e dei vertebrati, e tra le piastre del carapace dei ...
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composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] L’insieme degli elementi di cui una cosa è composta, con riguardo alla natura o alla qualità di ciascuno o al loro reciproco rapporto: non si conosce ancora la c. della giuria; la c. dello sciroppo è descritta sull’etichetta. Con sign. più specifico ...
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urta
s. f. [der. di urtare], ant. o region. – Antipatia, malvolere, nelle locuz. prendere, avere in u. qualcuno; contrasto, dissenso, nelle locuz. essere, mettersi in u. con qualcuno (comunem. in urto); [...] con valore reciproco, aversi in urta, essere in contrasto, in lotta, guardarsi con astio e rancore: S’ebbero un tempo in urta e in gran dispetto ... Ma quivi insieme con fraterno affetto S’accarezzàr, tutte oblïando l’ire (Ariosto). ...
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logaritmo
s. m. [dal lat. scient. logarithmus (comp. del gr. λόγος «proporzione» e ἀριϑμός «numero»), termine coniato nel 1614 dal matematico scozz. J. Napier (in ital. Nepero)]. – In matematica, si [...] (simbolo attualmente preferito) o lg, impiegati, per es., per semplificare il calcolo di espressioni contenenti prodotti, potenze, quozienti e radici; l. integrale (o iperlogaritmo, o logologaritmo), valore dell’integrale del reciproco del logaritmo. ...
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appiccare
v. tr. [prob. der. di una radice onomatopeica *pikk «punta»] (io appicco, tu appicchi, ecc.). – 1. Attaccare, congiungere, unire una cosa a un’altra; anche rifl. (con o senza valore reciproco): [...] Poi s’appiccar, come di calda cera Fossero stati (Dante); fin dove i capelli s’appiccano alle tempie (D’Annunzio). Con sign. partic., a. il fuoco, dar fuoco, incendiare: appiccarono il fuoco alle navi ...
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ravvicinare
v. tr. [comp. di r- e avvicinare]. – 1. Lo stesso che avvicinare (raram. con valore iterativo o intensivo, avvicinare di nuovo, di più): ravvicinarono le loro sedie e cominciarono a parlare [...] alla riconciliazione, riconciliarsi: per un po’ mi ha serbato rancore, ma ora pare che voglia ravvicinarsi; con valore reciproco: non hanno ancora fatto la pace, ma si stanno ravvicinando; di stati, partiti politici, ecc., rannodare buone relazioni ...
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ravviluppare
v. tr. [comp. di r- e avviluppare]. – Lo stesso che avviluppare (ma con valore intensivo): r. il filo, la matassa; ravviluppò la corda intorno al ramo; fig.: cercò di ravvilupparmi con mille [...] discorsi, di raggirarmi; come rifl.: si ravviluppò nel mantello; con valore reciproco: i due lottatori si ravvilupparono e caddero a terra insieme. ◆ Part. pass. ravviluppato, anche come agg.: una matassa di lana tutta ravviluppata. ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...