interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. [...] e ondulatorî: i. costruttiva, o positiva, quando gli effetti consistono in un reciproco rafforzamento; i. distruttiva, o negativa, quando si ha una riduzione reciproca dei singoli effetti (con questa accezione, anche assol. interferenza, senz’altra ...
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incivile
agg. [dal lat. tardo incivilis, comp. di in-2 e civilis «civile»]. – 1. Che possiede un grado di civiltà, materiale e spirituale, molto basso: popolazioni i. (è concetto e espressione conservati [...] . Più spesso, riferito a persona o al comportamento, che offende le norme della buona educazione, le consuetudini di reciproco rispetto, di cortesia e di urbanità nei rapporti sociali; quindi grossolano, screanzato, villano e sim.: un individuo i ...
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succedere
succèdere v. intr. [dal lat. succedĕre, comp. di sub- «sotto» e cedĕre «andare»; propriam. «andare sotto»] (pass. rem. io succèssi o anche, escluso il sign. 3, io succedéi o succedètti, tu [...] l’accettazione rassegnata di un caso increscioso o si esorta alla rassegnazione. 4. Nel rifl., succedersi, con valore reciproco, presentarsi uno dopo l’altro, susseguirsi: gli alberi si succedevano alla distanza di quattro metri l’uno dall’altro ...
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controllo
contròllo s. m. [dal fr. contrôle, ant. contrerole, propr. «registro che fa da riscontro a un altro», comp. di contre «contro» e rôle «registro di atti», che è il lat. rotŭlus «rotolo»]. – [...] per la propria sicurezza (può essere realizzato con provvedimenti di disarmo parziale, con accordi per il controllo reciproco tra stati, con patti di non militarizzazione di certe zone geografiche, di messa al bando degli esperimenti nucleari ...
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ridividere
ridivìdere v. tr. [comp. di ri- e dividere] (coniug. come dividere). – 1. Dividere di nuovo, nello stesso modo di prima o in modo diverso: hanno ridiviso la proprietà; gli utili furono ridivisi [...] più equamente fra i soci. Nel rifl. con valore reciproco: dopo un nuovo e poco felice periodo di convivenza i coniugi decisero di ridividersi. 2. Dividere o suddividere ulteriormente; anche come intr. pron.: le due correnti del partito si ridivisero ...
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controparola
controparòla s. f. [comp. di contro- e parola]. – Parola segreta data in risposta alla parola d’ordine, per il reciproco riconoscimento tra personale militare. ...
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sculacciare
v. tr. [der. di culo, col pref. s- (nel sign. 5), e suffisso pegg.] (io sculàccio, ecc.). – Percuotere sul sedere con la mano aperta, soprattutto come castigo dato a bambini: se non fai il [...] bravo ti sculaccio; non com. il rifl. reciproco, riferendosi, per es., a una forma di gioco: i militi ... gridarono ai ragazzi biondi che si sculacciavano (Vittorini). Fig., rimproverare, per lo più bonariamente o con tono paternalistico. ...
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patobiografia
s. f. Biografia che illustra le devianze patologiche delle persone delle quali ricostruisce la vita. ◆ Psichiatri e psicoanalisti negli ultimi decenni si sono ripetutamente confrontati [...] , le difficoltà, le gioie, i dispiaceri, le attese, i sogni, la malattia. Del senso di queste «cose», e del loro reciproco rapporto tratta il libro di un noto medico e psicoanalista italoargentino che mette a frutto una più che ventennale esperienza ...
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altro2
altro2 pron. indef. [lo stesso etimo dell’agg. prec.]. – 1. Preceduto dall’art. determ. o indeterm., indica persona o cosa diversa da quella nominata o in genere da quella a cui ci si vuol riferire: [...] l’a.; una ciliegia tira l’a.; l’uno o l’a. è lo stesso; gli uni discutevano, gli a. stavano a sentire; reciproco: si aiutano l’un l’altro, a vicenda. In determinazioni di tempo, seguente, successivo: può esser qui da un momento all’a.; la situazione ...
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rallegrare
v. tr. [der. di allegro, col pref. r-] (io rallégro, ecc.). – 1. Rendere allegro o più allegro, sollevare o risollevare l’umore; allietare: r. la compagnia con qualche barzelletta; più com., [...] rallegro che tu abbia vinto la partita; me ne rallegro tanto (anche iron.); me ne rallegro di cuore; con valore reciproco: si rallegravano a vicenda per lo scampato pericolo. La locuz. mi rallegro viene talora sostantivata, ma per lo più con grafia ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...