parabiosi
parabïòṡi s. f. [comp. di para-2 e -biosi]. – 1. In biologia: a. Connessione di due individui della stessa specie realizzata sperimentalmente per studiare l’effetto reciproco di ciascun individuo [...] sull’altro; viene utilizzata soprattutto per valutare l’azione di ormoni, la recettività all’innesto di tumori, ecc. b. La sospensione temporanea delle attività fisiologiche di un organismo. c. La particolare ...
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ricollegare
v. tr. [comp. di ri- e collegare] (io ricollégo, tu ricolléghi, ecc.). – 1. Collegare di nuovo: r. due centri isolati dalla neve; nel rifl.: la torre di controllo non riesce a ricollegarsi [...] udite con ciò che successivamente era accaduto. Nel rifl., richiamarsi: mi ricollego a quanto ho detto nella premessa; con valore reciproco, di più fatti o idee, connettersi, legarsi insieme, rivelare la relazione intercorrente fra l’uno e l’altro. ...
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integrazione
integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò [...] parti o contro alcune di esse e la decisione non può essere pronunciata che in confronto di più parti. 2. a. Con valore reciproco, l’integrarsi a vicenda, unione, fusione di più elementi o soggetti che si completano l’un l’altro, spesso attraverso il ...
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cugino
s. m. (f. -a) [dal fr. ant. cosin, che risale a una pronuncia vezzeggiativa del lat. consobrinus «cugino»]. – 1. Figlio dello zio o della zia, come grado di parentela reciproco: siamo c.; c. per [...] parte della madre, del padre; per estens., il marito della cugina o la moglie del cugino. C. di secondo grado, figlio di cugino; c. di terzo grado, figlio di figlio di cugino. 2. Cugino del Re, durante ...
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palleggiamento
palleggiaménto s. m. [der. di palleggiare]. – 1. L’azione del palleggiare; con riferimento a giochi della palla o al tennis, è più com. palleggio. 2. fig. Scambio reciproco, soprattutto [...] come comportamento di chi cerca di esimersi da compiti e doveri proprî addossandoli ad altri: un continuo p. di responsabilità, di obblighi ...
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palleggiare
v. tr. [der. di palla1] (io palléggio, ecc.). – 1. a. Esercitarsi con la palla, facendola saltellare e rimbalzare, gettandola e riprendendola o, in un gioco di squadra, lanciandosela a vicenda; [...] fare palleggi. b. Per estens. (di solito con la particella si con valore reciproco), lanciarsi l’un l’altro per gioco qualche oggetto come fosse una palla: idilli allegri di bertucce in amore, palleggiantisi da palmizio a palmizio una noce di cocco ( ...
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diallelo
diallèlo s. m. [dal gr. διάλληλος, sottint. λόγος o τρόπος, «ragionamento reciproco», in cui cioè premesse e conseguenze si condizionano reciprocamente]. – Nella terminologia del pensiero classico, [...] circolo vizioso, o petizione di principio; in partic., per gli scettici, uno degli argomenti fondamentali della sospensione del giudizio (tropi), sia in quanto dimostrazione della circolarità del sillogismo ...
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contraddire
(o meno corretto contradire) v. tr. [lat. contradīcĕre, comp. di contra «contro» e dicĕre «dire»] (coniug. come dire; imperat. contraddici). – 1. a. Opporre alle affermazioni di una persona [...] , dire o fare cosa contraria a quella detta, o fatta, prima: non vedi che ti contraddici tu stesso?; con valore reciproco: i due testimoni si sono contraddetti, hanno fatto dichiarazioni fra loro contrastanti. 2. ant. Contrastare, opporsi a qualcuno ...
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contraddittorio
contraddittòrio (o meno corretto contradittòrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo contradictorius, agg.]. – 1. agg. a. Che è in contraddizione, in contrasto; per lo più al plur. e con valore [...] reciproco: asserzioni, dichiarazioni, argomenti, fatti, ordini c., che si contraddicono a vicenda, contrastanti, opposti. In filosofia, proposizioni c., due proposizioni che, avendo eguale soggetto e predicato, differiscono sia nella qualità (cioè ...
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sfottere
sfóttere v. tr. [voce di origine roman., der. di fottere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Prendere in giro, canzonare: qui tutti mi sfottono per la mia pronuncia dialettale; non voglio [...] da nessuno!; anche con uso assol.: hai voglia di s.?; lo dici per s.?; gli ho chiesto se volesse sfottere; come rifl. reciproco, sfottersi: quei due si sfottono senza sosta. b. non com. Perseguitare, prendersela con uno: c’era il suo capitano che lo ...
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letteratura Nella metrica classica, si dice del verso che, letto sia da sinistra sia da destra, conserva lo stesso metro e il medesimo senso con la sola inversione delle parole. Fra i Romani ne scrissero i poeti neoterici del 2° sec. d.C. e...