filosofema /filozo'fɛma/ s. m. [dal gr. philosóphēma] (pl. -i), spreg. - [ragionamento astruso, che pretende di avere valore filosofico] ≈ [→ FILOSOFERIA]. ...
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filosoferia /filozofe'ria/ s. f. [der. di filosofo], spreg. - [ragionamento astruso, che pretende di avere valore filosofico] ≈ filosofema, sofisma. ‖ astruseria, astrusità, sottigliezza. ...
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cervellotico /tʃerve'l:ɔtiko/ agg. [der. di cervello] (pl. m. -ci). - 1. [di persona, che si comporta in modo contorto] ≈ balzano, bislacco, bizzarro, cerebrale, complesso, complicato, contorto, strambo, [...] strampalato, strano, stravagante. ↑ incomprensibile, irragionevole. ↔ chiaro, lineare, ragionevole, sensato. 2. [di ragionamento, discorso e sim., che non porta a nessuna conclusione] ≈ arbitrario, arzigogolato, astruso, balzano, bislacco, bizzarro, ...
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finire [lat. fīnīre, der. di finis "limite; cessazione"] (io finisco, tu finisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [condurre a termine: f. un lavoro, una frase] ≈ concludere, terminare, ultimare. ↔ avviare, cominciare, [...] andare a finire 1. [avere un esito: come è andato a f. quell'affare?] ≈ concludersi, terminare. 2. (fig.) [portare il discorso su un certo argomento: dove vuoi andare a f. con questo ragionamento?] ≈ andare a parare, mirare, tendere. [⍈ COMINCIARE] ...
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abitudine /abi'tudine/ s. f. [dal lat. habitudo -dĭnis, der. di habĭtus -us "abito"]. - 1. a. [tendenza a ripetere determinati atti, con le prep. a, di o assol.: fare l'a. a tutto; avere l'abitudine di [...] , di una regione, ecc.] ≈ (lett.) costumanze, costumi, tradizioni, usanze, usi (e costumi). 2. [conformazione mentale o spirituale, con la prep. a.: a. al vizio, al ragionamento] ≈ attitudine, inclinazione, predisposizione, propensione, tendenza. ...
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chicane /ʃi'kan/ s. f., fr. [der. di chicaner, di etimo incerto], in ital. invar. - 1. [ragionamento capzioso, spec. in campo giuridico] ≈ cavillo, sofisma, sottigliezza. 2. (estens.) [mezzo frapposto [...] al libero procedere di qualcosa] ≈ difficoltà, impedimento, intoppo, intralcio, ostacolo ...
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aria /'arja/ s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. aḗr]. - 1. a. [miscuglio gassoso di azoto che costituisce l'atmosfera terrestre] ≈ (poet.) aere, atmosfera, cielo, (lett.) etere. [...] , lontano, via. □ aria condizionata ≈ condizionamento d'aria. ‖ climatizzazione. □ campato in (o per) aria [di discorso, ragionamento e sim., privo di fondamento: questa teoria è campata in a.] ≈ illogico, implausibile, improbabile, inattendibile ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] libero sino dal dì che tuo fratello maggiore avviando una botteghetta, ti chiamò seco (U. Foscolo); hai avviato un ragionamento lasciandolo poi a metà. Intraprendere esprime talora l’idea dell’impresa, dell’avventura, del rischio e sim.: prima di ...
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semplice¹ /'semplitʃe/ (ant. simplice) [lat. simplex simplĭcis, comp. di sem(el) "una volta", e tema di plectĕre "piegare"; quindi "piegato una sola volta"]. - ■ agg. 1. a. [che è costituito da un solo [...] che non presenta raddoppiamento] ≈ scempio, tenue. ↔ doppio, geminato, intenso. 3. (estens.) a. [di problema, ragionamento e sim., che non presenta difficoltà] ≈ facile, rapido, sbrigativo, svelto. ↑ elementare. ↓ accessibile. ↔ complesso, complicato ...
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fondare [lat. fundare, der. di fundus "fondo²"] (io fóndo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (edil.) [gettare le fondamenta di un edificio, per lo più assol.: un terreno su cui si fonda molto bene] ≈ costruire, edificare. [...] , sciogliere. b. [dare un fondamento a qualcosa, con la prep. su del secondo arg.: f. il ragionamento sull'esperienza] ≈ appoggiare, basare, poggiare. ‖ imperniare, incentrare. ■ fondarsi v. rifl. [assumere qualcosa come fondamento, con la ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...