ragionamentoragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne [...] (Boccaccio); avere (oppure essere in) ragionamento o ragionamenti con qualcuno, parlare, discorrere; entrare in r. con qualcuno, cominciare a discorrere, a parlare. 2. Ogni procedimento argomentativo, di qualsiasi forma, per il quale si deduca, ...
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sillogismo
(ant. silogismo) s. m. [dal lat. syllogismus, gr. συλλογισμός, propr. «connessione di idee, ragionamento» (comp. di σύν «con» e λογισμός «calcolo», da λόγος «discorso, ragionamento»)]. – 1. [...] una delle due premesse e la conclusione hanno carattere modale (v. modale2, n. 3). 2. Per estens., con senso generico, ragionamento: O insensata cura de’ mortali, Quanto son difettivi silogismi Quei che ti fanno in basso batter l’ali! (Dante); nell ...
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sofisma
(ant. sofismo) s. m. [dal lat. sophisma, gr. σόϕισμα -ατος, der. di σοϕίξεσϑαι «fare ragionamenti cavillosi; usare argomenti sofistici»] (pl. -i). – 1. a. In filosofia, ragionamento apparentemente [...] matematico, dimostrazione apparentemente rigorosa, che conduce però a un risultato palesemente assurdo. 2. Nell’uso corrente, qualsiasi ragionamento cavilloso e falso, anche se in apparenza coerente: questi sono s.!; i suoi s. non mi convincono; Chi ...
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ragioneragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] gli hai risposto male, ma aveva r. lui; è così prepotente che vuole sempre aver r.; avere cento, mille ragioni, mille volte ragione, ragioni da vendere; chi più urla, ha più r., prov., è più facile farsi valere con le maniere forti. Molto frequente ...
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idea
1. Nel suo significato più ampio, l’IDEA è ogni singolo contenuto del pensiero, e specialmente la rappresentazione che la mente si fa di una cosa, reale o immaginaria (l’i. di Dio, del tempo, della [...] delle cose reali (l’i. del bello); 6. il concetto che è alla base di un discorso, il significato essenziale di un ragionamento, il contenuto fondamentale di una dottrina (questa è l’i. centrale dell’articolo); 7. MAPPA lo spunto da cui nasce un’opera ...
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ipotetico
ipotètico agg. [dal lat. tardo hypothetĭcus, gr. ὑποϑετικός] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o contiene un’ipotesi, o si fonda sopra un’ipotesi, o si suppone per ipotesi: premesse i., ragionamento [...] se esiste o no accordo tra le ipotesi e la realtà empirica; scienze i. -deduttive, quelle che si fondano su ragionamenti di tale tipo (in partic., le scienze sperimentali). 2. In grammatica, periodo i., periodo formato di due proposizioni in stretta ...
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qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] non ci si vede di qui a lì. 2. fig. A questo punto, in questo punto (di un’azione, di un discorso, di un ragionamento): qui cominciai ad aver paura; la cosa è finita qui; non finirà qui!, minacciando; qui lo dico e qui lo nego, formula pronunciata ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] della logica: la l. di Aristotele; la l. di John Stuart Mill. 3. a. Nell’uso com ., l’arte di condurre il ragionamento, l’argomentazione, il discorso in modo che le idee siano tra loro connesse e si sviluppino con razionale procedimento l’una dall ...
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paralogismo
s. m. [dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-2» e λογισμός «riflessione, ragionamento»]. – Ragionamento fallace, ossia falso ma con apparenza di verità, per [...] non conterrebbe l’intento consapevole di ingannare argomentando; per Aristotele, è tale ogni falso sillogismo, cioè ogni ragionamento errato quanto alla forma, a causa della presenza di un termine medio non univoco, avente significati diversi in ...
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reggere
règgere v. tr. e intr. [lat. rĕgĕre «guidare, dirigere, governare»] (io règgo, tu règgi, ecc.; pass. rem. rèssi, reggésti, ecc.; part. pass. rètto). – 1. tr. a. Tenere su, sostenere diritto o [...] ma poi non riuscì a reggersi e si lasciò cadere a terra; reggersi sui trampoli (anche fig., di persona, o di ragionamento, che abbia scarsa solidità, morale o intellettuale); come intr. pron., stare saldo e ritto: è un edificio, un terrapieno che si ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...