segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui [...] a lampi diluce codificati o dal cinescopio di un televisore), s. radio o radiosegnali, ecc.; in qualche caso equivale a comando, stimolo, e sim. Attualmente i segnali più importanti in moltissime applicazioni sono i s. elettrici, in quanto tutti i ...
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granulosita
granulosità s. f. [der. di granuloso]. – Aspetto granuloso, costituzione granulosa. In partic., caratteristica delle emulsioni fotografiche, definita in base alla grandezza media dei granuli [...] che si formano quando l’emulsione è esposta alla luce: quanto maggiore è la granulosità, ossia quanto più grossa è la grana, tanto maggiore è la rapidità e tanto minore è il potere risolutivo di un’emulsione e quindi la definizione dell’immagine. ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] parte della natura; scienze n., le scienze in generale in quanto si occupano dei fenomeni che avvengono in natura (in contrapp cinematografia (pellicola per luce n.); ricchezze, risorse n., quelle offerte dall’ambiente; bellezze n., di un paesaggio in ...
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illuminazione
illuminazióne s. f. [dal lat. tardo illuminatio -onis]. – 1. a. L’illuminare, il fatto di illuminare, cioè di dar luce a un ambiente, e la quantità della luce, naturale o artificiale, da [...] di lumi in occasione di pubbliche feste, luminaria: questa sera ci sarà l’i. in onore del santo patrono. 2. fig. a. Luce . b. Nella liturgia cristiana antica, il battesimo, in quanto rito di liberazione dalle tenebre del male e dell’errore. c. Nella ...
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irradiazione
irradiazióne s. f. [dal lat. tardo irradiatio -onis; v. irradiare]. – 1. L’atto, il fatto, l’operazione, e anche l’effetto dell’irradiare, nei varî sign. del verbo, e più concretamente l’energia [...] è dovuto al fatto che una piccola aliquota diluce proveniente dalla parte chiara della figura s’irradia nella zona non illuminata dell’immagine retinica, che risulta così un po’ più estesa diquanto dovrebbe essere. 4. In linguistica, i. sinonimica ...
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secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere [...] è un male; s. i critici si tratta di un pessimo libro); stando a quanto viene affermato o è stato scritto da qualcuno: di pranzare in terrazza, s. che il tempo si mantenga buono o peggiori; il colore della stoffa cambia s. che la si guardi alla luce ...
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opaco
agg. [dal lat. opacus] (pl. m. -chi). – 1. Di corpo che non si lascia attraversare dalla luce, cioè di corpo che, rinviando o assorbendo totalmente la luce che riceve, ha coefficiente di trasparenza [...] radiologico (v. pasto2, n. 2 b), così detto in quanto opaco ai raggi X. 2. Usi estens.: a. Che riflette la luce solo in modo diffuso, a causa della scabrosità della sua superficie (contrario di lucido): marmo o.; carta o.; filato, raion o.; metallo ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] sentiva avvicinarsi il momento che non avrebbe più t., se non quanto bastasse per darsi alla disperazione (Manzoni); avere, non avere la parte superiore dell’ingranditore, dove è posta la sorgente diluce e il sistema ottico, che ne consente la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] tutte le c. che esistono nel mondo; la luce rapida Piove di cosa in cosa (Manzoni); le c. corporee, ciel ... vidi cose che ridire Né sa né può chi di là sù discende (Dante). h. Quanto è oggetto del pensiero, della conoscenza: sa pochissime c. ...
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ardere
àrdere v. tr. e intr. [lat. ardēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. arsi, ardésti, ecc.; part. pass. arso). – 1. tr. Bruciare per mezzo del fuoco: arsero le case dei loro nemici; l’eretico [...] forte ardea (Petrarca); a. dalla febbre; iperb., a. dalla sete, provare arsura. Risplendere diluce viva: quelle tre facelle Di che ’l polo di qua tutto quanto arde (Dante); gli occhi le ardevano dalla felicità. c. fig. Provare un sentimento intenso ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...