cortesecortéṡe agg. [der. di corte; cfr. provenz. cortes e fr. ant. corteis (poi courtois)]. – 1. a. ant. Che ha le qualità proprie della persona di corte, cioè soprattutto nobiltà, gentilezza, liberalità: [...] ed esalta la virtù di chi ama. Per estens., la poesia anche posteriore che s’ispira a un’analoga concezione dell’amore. sei stato poco c. verso di lui. b. Di atto che mostra cortesia: parole, modi c.; un’accoglienza c.; un c. invito; si prega ...
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Parnaso
Parnaṡo (raro Parnasso) s. m. – Propriam., nome (lat. Parnasus o Parnassus, dal gr. Παρνασός o Παρνασσός) di un massiccio montuoso della Grecia centrale, a nord del golfo di Corinto (nelle vicinanze [...] a ber ne le sue grotte (Dante), mi avviasti verso la poesia (sono parole che Stazio rivolge a Virgilio); Sai che là corre ; Ragguagli di Parnaso (1612-13) di T. Boccalini; Viaggio in Parnaso (1621) del poeta dialettale napoletano G. C. Cortese, ecc. ...
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passatore
passatóre s. m. [der. di passare]. – 1. non com. Chi trasporta con la barca i passeggeri da una sponda all’altra di un fiume e sim.; traghettatore: il p. non voleva dispiccarsi dall’altra riva [...] al cuore il mio paese Cui regnarono Guidi e Malatesta, Cui tenne pure il Passator cortese, Re della strada, re della foresta (Pascoli, nella poesia Romagna). 2. (f. -trice) Chi aiuta ad attraversare clandestinamente le frontiere, attraverso valichi ...
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lodare
v. tr. [lat. laudare, der. di laus laudis «lode»] (io lòdo, ecc.). – 1. a. Esprimere con parole la propria approvazione per le qualità, gli atti, l’operato o il comportamento d’una persona; o [...] : l. i potenti, i proprî superiori; prov., chi ti loda in presenza ti biasima in assenza; come atto di omaggio, nella poesiacortese: l. in versi la propria donna; l. le virtù, le bellezze della donna amata; come atto di culto o come espressione di ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se [...] l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante). ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli [...] ambiti concettuali proprî di quell’autore o di quel gruppo: la s. dell’eufemismo in Gadda, la s. dell’amor cortese nella poesia trobadorica. Con uso estens., analisi del significato di un campo di oggetti o di un sistema di segni qualsiasi: s. del ...
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cavalleresco
cavallerésco agg. [der. di cavaliere] (pl. m. -chi). – 1. a. Della cavalleria, che riguarda la cavalleria (come istituzione medievale): imprese c.; insegne c.; materia c., ecc. Codice c., [...] l’insieme delle norme di fedeltà, virtù, pietà, cortesia, lealtà, ecc., che costituivano l’ideale del perfetto cavaliere imprese di cavalieri del medioevo: romanzo, poema c.; poesia cavalleresca. c. Di cavaliere (come onorificenza): ordini ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] nelle conversazioni telefoniche; con chi ho il piacere di p.?, modo cortese di chiedere il nome a persona che non si è ancora presentata. in quotidiani, in libri, in opere di letteratura o di poesia): scusa se te ne parlo per lettera; ti scrivo per ...
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La poesia volgare fiorita nelle corti feudali del 12° e 13° sec., specialmente in Provenza e poi in Italia, nella quale l’amore del poeta per la sua donna ( amor c.) è paragonabile all’omaggio del cortigiano alla sua signora feudale, e promuove...