plebiscito
s. m. [dal lat. plebiscitum, comp. di plebs plebis «plebe» e scitum «ordine», der. di sciscere «stabilire, ordinare»]. – 1. Nell’antica Roma, ogni norma votata dalla plebe su proposta dei [...] del diritto di voto nelle elezioni o nel referendum, quando questo sia ammesso e nei limiti in cui è consentito. b. Plebisciti d’annessione, nella storia del Risorgimento italiano, quelli con i quali, dal 1848 al 1870, fu votata l’unione (al regno ...
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plebiscitario
plebiscitàrio agg. [der. di plebiscito]. – 1. Di plebiscito, fondato su un plebiscito: sistema p.; diritto p.; elezioni, decisioni plebiscitarie. 2. estens. Unanime, che ha avuto il consenso [...] : una votazione p., un voto p.; consenso, favore p.; approvazione plebiscitaria. ◆ Avv. plebiscitariaménte, non com., mediante un plebiscito; per estens., con consenso unanime ed entusiastico, all’unanimità: approvare, riconoscere plebiscitariamente. ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. [...] alla fine cade lo sfidante, il bravo poliziotto, perché le ultime comunali imperiesi si sono trasformate in un plebiscito, altro che tintinnar di manette. (Giampiero Timossi, Foglio.it, 16 maggio 2023, Politica) • [tit.] Ferrara e Cappellini contro ...
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consultazione
consultazióne s. f. [dal lat. consultatio -onis]. – 1. a. Il consultare o il consultarsi: c. di un legale; dopo lunga c.; il capo dello stato inizierà domani le c. (con le più alte personalità [...] alle sei. 2. C. popolare: istituto giuridico per cui il popolo di un determinato stato o territorio è posto in grado di esprimere la propria opinione o volontà mediante un plebiscito, un referendum, o attraverso elezioni generali (c. elettorale). ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] personaggio, a un’istituzione, a un avvenimento storico, a una nazione, ecc. (p. Mazzini, p. della Repubblica, p. del Plebiscito, p. delle Cinque giornate, p. di Spagna, ecc.). Talora, il nome di una piazza assume, spec. nel linguaggio giornalistico ...
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prolungamento
prolungaménto s. m. [der. di prolungare]. – 1. L’atto, l’operazione di prolungare, di estendere cioè nello spazio o nel tempo: p. di una linea tranviaria; p. di una strada, di un muro, [...] qualche cosa, o l’elemento che rappresenta la prosecuzione di qualche cosa: il p. d’un filo, d’un tubo; via del Plebiscito è il p. di corso Vittorio; in senso temporale: quelle tiepide giornate di settembre erano un gradito p. dell’estate. In ...
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minicoalizione
(mini-coalizione), s. f. Alleanza tra un numero ristretto di partecipanti per il perseguimento di obiettivi comuni. ◆ A conti fatti, la minicoalizione che [Leoluca] Orlando sta riunendo [...] ’90 fondò la Rete, a rappresentare il partito a Sala delle Lapidi era un drappello di pochi consiglieri. Poi fu il plebiscito. Con la differenza che oggi Orlando si giocherà il tutto per tutto. (Alberto Bonanno, Repubblica, 7 giugno 2005, Palermo, p ...
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fare lobby
loc. v.le Esercitare pressioni in modo organizzato. ◆ Per ora, comunque, questo presunto malcontento non pare essersi concretizzato in un plebiscito verso qualche nome. C’è stata, è vero, [...] la proposta degli imprenditori veneti, resa ufficiale ieri dal loro presidente Nicola Tognana, di candidare il napoletano [Antonio] D’Amato («Il candidato che con più determinazione intende avviare una ...
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No Dad
(No DaD) loc. agg.le Contraria, contrario alla DAD. ♦ “La nostra voce si unisce a quella degli insegnanti – conclude il comitato No Dad – preoccupati anche della riduzione del personale poiché [...] [sommario] Su ognuno è indicato il nome dei bimbi che devono seguire le lezioni online, aule all'aperto in piazza Plebiscito. (Ansa.it, 13 novembre 2020, Italia).
Derivato dall’acronimo DAD (sigla di Didattica A Distanza) con l’aggiunta del prefisso ...
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Nel diritto moderno, istituto di democrazia diretta, usato per la prima volta in Francia nel 1851, con cui il popolo è chiamato ad approvare o a disapprovare un fatto, un avvenimento, riguardante la struttura dello Stato o del governo e, più...
Varia de maiestate, Lex Plebiscito del 90 a.C. del tribuno Q. Vario Ibrida, con il quale fu istituita una quaestio extraordinaria per coloro i quali avessero indotto, ope et consilio, alleati di Roma a prendere le armi contro di essa.