barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome). ...
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adozione
adozióne s. f. [dal lat. adoptio -onis, der. di adoptare «adottare»]. – 1. Istituto giuridico che consente di formarsi una filiazione civile, che sorge cioè non già per vincolo di sangue, ma [...] esemplari della stessa specie o di specie diverse. 3. Nella teologia cristiana, a. soprannaturale, quella per cui i cristiani, avendo, secondo s. Paolo, ricevuto «lo spirito d’adozione di figli» sono anche eredi di Dio, coeredi di Cristo, e sono ...
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madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la [...] tomba del Messia, sacrificato sulla Croce. (Omelia di Giovanni Paolo II nella celebrazione eucaristica del Sabato santo). (Osservatore romano Sicilia, 10 aprile 2004, p. 33, Catania) • Per i credenti è il momento più importante dell’anno. La «madre di ...
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maxilotto
(maxi-lotto, maxi lotto), s. m. Parte di un lavoro di grande rilevanza concesso in appalto a un’impresa. ◆ Altri sostengono invece che il sindaco [Gabriele] Albertini in persona sia intervenuto [...] tagli. Si va dal passante di Mestre, dove si fermeranno i primi cantieri che dovevano essere avviati (quelli della bretella tra Statale 106 Jonica assegnati alla Astaldi da oltre due anni. (Paolo Baroni, Stampa, 30 maggio 2006, p. 11, Economia).
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incentivo fiscale
loc. s.le m. Riduzione o esenzione d’imposta accordata a determinate categorie di contribuenti o a specifici settori di imposizione tributaria. ◆ La proposta di riduzione accelerata, [...] Secondo il ministro al Welfare [Maurizio Sacconi], «i risultati raggiunti nella previdenza complementare sono ancora modesti» con rendite» e quindi «il fisco deve essere più intelligente». (Paolo Foschi, Corriere della sera, 2 luglio 2008, p. 27, ...
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inciucista
s. m. e f. e agg. Chi o che tende all’inciucio, al compromesso poco trasparente. ◆ Sullo sfondo tutti gli altri, gli intransigenti per il no alla guerra «senza se e senza ma» e gli inciucisti [...] , p. 17, Commenti) • [Romano] Prodi e tutti o quasi i leader dell’Unione sono d’accordo nel dire che, una volta riconosciuto, lo fa a rischio di vedersi sospettato di nostalgie «inciuciste». (Paolo Franchi, Corriere della sera, 15 aprile 2006, p. 1, ...
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megafonata
s. f. (iron.) Discorso urlato attraverso il megafono. ◆ E il governo presentò il Documento di programmazione economica e finanziaria. Acido, l’onorevole Antonio Marzano di Forza Italia commenta [...] che al di là delle «megafonate dei sindacalisti», i contenuti restano ancora tutti da chiarire, «non vorremmo che ], della vis assembleare di Pancho [Pardi], del bagno di folla di [Paolo] Flores [d’Arcais], dei girotondi di barbe e occhiali. Ma la ...
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infrannale
agg. Inferiore a un anno, che scade prima del compiersi di un anno. ◆ Il premierato è invece un progresso rispetto a quel presidente del Consiglio, primus inter pares, che al tempo della Costituente [...] della cui bacchetta non era detto che seguisse la sinfonia. Perciò i governi della cosiddetta prima Repubblica avevano, salvo eccezioni rare, durata infrannale. (Francesco Paolo Casavola, Mattino, 16 ottobre 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall ...
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metamondo
(meta-mondo), s. m. Mondo immaginario o virtuale, che supera i confini della realtà, frutto della speculazione mentale e della fantasia. ◆ Così, gli sforzi dei pupari si sono concentrati soprattutto [...] inquietanti e appartenenti a un metamondo che promana dagli affetti familiari fino all’ambito allargato delle amicizie. (Paolo Tesi, Repubblica, 22 settembre 2006, Firenze, p. XV) • Di Second Life, il metamondo tridimensionale utilizzato da 8 ...
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iperdrammatizzazione
(iper-drammatizzazione), s. f. Rappresentazione eccessivamente teatrale. ◆ L’inizio del Finale è cupo e corrusco a un tempo. L’iper-drammatizzazione della Forma sinfonica, che Wagner [...] dello stesso linguaggio, evita la teatralità grazie al rigore del tempo: (Paolo Isotta, Corriere della sera, 21 novembre 1999, p. 33, Cultura in molti – dice – ad averlo. Anche i sindacati potrebbero averlo, ma stanno dimostrando un atteggiamento ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina II in tutti i campi: in politica interna,...
Figlio secondogenito (Atene 1901 - ivi 1964) di re Costantino e della regina Sofia, in esilio in Inghilterra insieme alla famiglia reale (1923-35), rientrò in Grecia come diadoco dopo la restaurazione monarchica e salì al trono (1947) per la...