parafarmacia
s. f. Esercizio commerciale per la vendita di prodotti farmaceutici che non richiedono prescrizione medica e di altri prodotti per la cura del corpo. ◆ Nell’atletica di mezzofondo ci fu [...] carissimo prezzo da chi voleva credere ai miracoli. (Gian Paolo Ormezzano, Stampa, 14 luglio 2001, p. 2) che concede ai supermarket e alle parafarmacie la possibilità di vendere anche i farmaci di fascia C con ricetta. (Avvenire, 14 novembre 2007, ...
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parentopoli
(Parentopoli), s. f. inv. Scandalo legato a favori che si presume siano stati concessi illecitamente a familiari di politici o di personalità influenti. ◆ [Giorgio] Oppi e [Roberto] Capelli [...] Zoccheddu, Unione Sarda, 10 settembre 2004, p. 1, Prima pagina) • Intanto, parla il cardiologo Paolo Rizzon sulla parentopoli. «Meglio la cooptazione che i concorsi» che sarebbero frutto di un lavoro per portare avanti una scuola piuttosto che un ...
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girotondaio
s. m. Chi manifesta, partecipando a girotondi simbolici, in sostegno della legalità e dei temi connessi all’amministrazione della giustizia e alla pluralità dell’informazione. ◆ Rispetto [...] a Roma, più una buona fetta dei ds milanesi, «stavolta non lasceremo soli i “girotondai”»; e poi Nando Dalla Chiesa, e il «clan» organizzatore di Micromega, Paolo Flores, Elio Veltri, e Antonio Di Pietro, lui come poteva mancare?, mentre [Francesco ...
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pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle [...] in tutto il Paese: si sperava che quei tempi bui fossero tramontati. […] I rischi storicamente vengono dai pensieri unici, non dal dialogo o dal confronto». [Francesco Paolo Casavola intervistato da Giovanni Grasso]. (Avvenire, 16 gennaio 2008, p. 3 ...
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policonsumatore
s. m. Chi fa uso di sostanze stupefacenti di diverso tipo. ◆ tossici gravi, cronici, oppure l’opposto, giovanissimi policonsumatori, sperimentatori di ogni sostanza, i cosiddetti surfisti [...] che la droga fa male...». È questa la riflessione di Riccardo Gatti, direttore del dipartimento dipendenze dell’Asl di Milano. (Paolo Foschini, Corriere della sera, 22 maggio 2004, p. 51, Cronaca di Milano).
Composto dal confisso poli- aggiunto al s ...
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politicista
agg. Cristallizzato nelle logiche e nei riti della politica. ◆ i vertici ds a queste assenze e prese di distanza contrappongono due interventi. Quello che viene letto in religioso silenzio [...] Continua pronuncia parole di apprezzamento per l’impegno all’unità delle forze che comporranno il listone. E quello, dal vivo, di Paolo Virzì. Il regista di «Caterina va in città» viene trasformato in una sorta di anti-Moretti che dal palco se la ...
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popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon [...] dell’appartenenza a una determinata classe sociale): i p. romani rappresentati da Bartolomeo Pinelli nelle sue . il sign. 1 c di popolo1): furono nella chiesa di San Paolo sepelliti, della quale per avventura erano p. (Boccaccio). b. Nei ...
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prodotto tradizionale
loc. s.le m. Prodotto che nasce da un’antica tradizione, della quale rispetta i dettami; prodotto tipico di una località, di una regione o di una nazione. ◆ Tuttavia è meglio dare [...] consiglieri, di definire «una Carta della cozza» e inserire il pregiato mitile tarantino nell’elenco dei prodotti tradizionali. (Paolo Viotti, Repubblica, 2 luglio 2005, Bari, p. 16).
Espressione composta dal s. m. prodotto e dall’agg. tradizionale ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, [...] da Yahweh circa la sua discendenza; ripresa poi e reinterpretata da s. Paolo in varî passi delle sue lettere (ai Galati, 4, 28, ai Federigo a don Abbondio (Pr. Sp., cap. XXV), i sacerdoti, che di quelle promesse sono insieme eredi e banditori. ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] produzione diversa da quella realizzata fino a quel momento. i. In informatica, cambiamento del tipo di rappresentazione dei dati religione: c. al cattolicesimo, all’islamismo; la c. di s. Paolo; la c. dell’innominato; le opere del Manzoni dopo la c.; ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina II in tutti i campi: in politica interna,...
Figlio secondogenito (Atene 1901 - ivi 1964) di re Costantino e della regina Sofia, in esilio in Inghilterra insieme alla famiglia reale (1923-35), rientrò in Grecia come diadoco dopo la restaurazione monarchica e salì al trono (1947) per la...