contropatto
s. m. Nel settore economico e finanziario, accordo stipulato da un gruppo di azionisti che si contrappone a un patto di sindacato preesistente. ◆ Con l’ingaggio di Stefano Ricucci, discusso [...] cordata guidata da Francesco Gaetano Caltagirone dovrebbe avere già i numeri per rovesciare gli equilibri di potere all’ il 30%, abbiamo lanciato l’Opa!» [Giovanni Consorte intervistato da Paolo Colonnello]. (Stampa, 22 luglio 2007, p. 3, Interno).
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cristianofobia
s. f. Avversione pregiudiziale nei confronti del cristianesimo. ◆ Fu Papa Giovanni Paolo II nel dicembre 2004 a lanciare l’allarme verso una pericolosa distrazione dell’Onu – che citava [...] Libro per giustificarne un’altra. (Riccardo Staglianò, Repubblica, 6 febbraio 2006, p. 4) • la possibilità di sfruttare i vantaggi della tolleranza pubblica impone a ciascuno di rinunciare a esercitare anche forme d’intolleranza privata. L’eccesso di ...
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smalcaldico
smalcàldico agg. (pl. m. -ci). – Di Smalcalda, cittadina tedesca nella Turingia: articoli s., i 23 articoli sottoposti a Smalcalda da Lutero alla dieta dei prìncipi riformati (febbraio 1537), [...] e firmati da 43 teologi, per orientare l’atteggiamento dei protestanti al concilio indetto dal pontefice Paolo III (costituiscono un testo dogmatico fondamentale per il luteranesimo). ...
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cyberconflitto
s. m. Guerra combattuta con l’impiego di mezzi tecnologici avanzati, che ha come obiettivo l’attacco dei sistemi informatici nemici. ◆ Il Medio Oriente è, da mesi, il campo di battaglia [...] «scatola avvelenata», e si è clamorosamente messa in evidenza nei mesi scorsi, durante il cyberconflitto UsaCina. (Paolo Russo, Repubblica, 5 giugno 2001, Napoli, p. I).
Composto dal confisso cyber- aggiunto al s. m. conflitto.
V. anche cyberguerra. ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] o da esseri divini o soprannaturali (la v. di s. Paolo), e v. indotta, raggiunta con tecniche estatiche, con la v. intuitiva, nella concezione cristiana, la visione di Dio che i beati hanno nel paradiso. b. Opera letteraria o teatrale che ...
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gesuita
geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di [...] difendere e propagare il cattolicesimo principalmente attraverso la predicazione e l’insegnamento. 2. fig., spreg. Persona finta, ipocrita: essere un g., fare il g.; maniere da g., faccia da gesuita (anche ...
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web-letterario
agg. Tipico della letteratura che fiorisce nei siti web. ◆ Commentini, temini, pensierini, storielle, scambi di battute. Con l’attrazione fatale per il punto esclamativo e per i puntini [...] sospensivi, veri e propri segni del nostro tempo, bandiere dell’avanguardia web-letteraria. (Paolo Di Stefano, Corriere della sera, 20 agosto 2003, p. 31, Cultura).
Composto dal s. ingl. web (‘rete, Web’) e dall’agg. letterario. ...
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chinea
chinèa s. f. [dal fr. haquenée (cfr. l’ital. ant. acchinèa o achinèa), che è dall’ingl. medio hakeney, dal nome di un paese del Middlesex ora detto Hackney]. – Cavallo o mulo da sella, cavalcatura: [...] . (D’Azeglio). In partic., il cavallo, o mulo, bianco che i re di Napoli offrivano ogni anno al pontefice in segno di vassallaggio, secondo (28 giugno, vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo), con una solenne cavalcata e con l’erezione spesso di ...
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collottola
collòttola s. f. [der. di collo1]. – 1. Parte posteriore del capo, nuca: battere la c.; dietro alla c. gli mise Il fier Lurcanio un colpo che l’uccise (Ariosto); l’ira gli cresceva ... per [...] la minaccia quasi certa di una sfarinata di neve sulla c. (Paolo Volponi); anche di animali: i gatti si prendono per la collottola. In usi fig., letter. o poet. (non quindi del linguaggio com.): avere gli occhi nella c., essere furbo matricolato; ...
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papeggiare
v. intr. (iron.) Comportarsi da papa, pontificare. ◆ «La terribilità della Shoah sta in se stessa, non è né simbolo né misura né termine di paragone per altri orrori, palesi o nascosti. Per [...] il raffronto non regge all’analisi, lasciamola stare. Lo so, il paragone è già stato fatto da Giovanni Paolo II: ma lasci che siano i papi polacchi e tedeschi a dirlo, che sulla Shoah a nome della Chiesa cattolica hanno qualcosa di cui scusarsi ...
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Figlio (Pietroburgo 1754 - ivi 1801) di Pietro III e di Caterina II. Ebbe una giovinezza inquieta, amareggiata dagli intrighi della madre stessa. Salito al trono nel 1796, ripudiò la politica di Caterina II in tutti i campi: in politica interna,...
Figlio secondogenito (Atene 1901 - ivi 1964) di re Costantino e della regina Sofia, in esilio in Inghilterra insieme alla famiglia reale (1923-35), rientrò in Grecia come diadoco dopo la restaurazione monarchica e salì al trono (1947) per la...