pasta
s. f. [lat. tardo pasta, dal gr. πάστη «farina mescolata con acqua e sale»]. – 1. a. Impasto di farina e acqua opportunamente rimestato sino a renderlo sodo e compatto, che, lievitato, è usato [...] per fare il pane, mentre non fermentato, a base di farina di frumento o, più comunem., di semola o semolino o semolato di grano duro, di pasta. b. Locuz. varie: fare la p. (per il pane, per minestre, ecc., e anche quella per gli gnocchi, che oltre ...
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spalmare
v. tr. [der. di palma1, col pref. s- (nel sign. 5); propr. «distendere con la palma della mano»]. – 1. a. Stendere uniformemente sulla superficie di un oggetto un leggero strato di una sostanza [...] . di pece lo scafo di una barca; s. di sciolina la suola degli sci; s. il burro su una fetta di pane, o s. di burro una fetta di pane; anche con la particella pron. (con ufficio di compl. di termine): spalmarsi il viso con (o di) una crema antisolare ...
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minuzzolo
minùzzolo s. m. [der. di minuzzare] (pl. -i; ant. le minùzzola). – 1. Pezzettino minuto, piccolissima parte di cosa sminuzzata: minuzzoli di pane, di carta, di formaggio; in partic., piccolissimo [...] pezzo di pane: levare i m. dalla tovaglia; raccattare i minuzzoli. Locuzioni: fare, ridurre, mandare, andare in minuzzoli, in pezzettini; meno com., fare, dare a minuzzoli, a minime quantità, poco per volta. Anche in senso fig., riferito a cose non ...
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bruschetta
bruschétta s. f. [der. di brusco2], roman. – 1. Pane abbrustolito, condito con olio, sale, e strofinato con aglio. 2. tosc. Zuppa di cavolo nero bollito con l’aggiunta di pane abbrustolito [...] strofinato con l’aglio ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] , Diòniso o Bacco; il peggior v. contadino è migliore del miglior v. industriale (Luigi Veronelli). Com. il prov. dire pane al pane e vino al v., parlare con assoluta franchezza, chiamando le cose con il loro nome, senza eufemismi, metafore o giri di ...
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grissino
(ant. gressino) s. m. [dal piem. grissìn, ghersìn, der. di ghersa «fila»]. – Tipo speciale di pane, a forma di bastoncelli sottili, asciutti e croccanti, e perciò più facilmente digeribili, [...] fatti di pasta di pane lievitata preparata con farina di grano tenero di tipo 0 e di tipo 00, con o senza sale, talora conditi con olio o burro così da risultare più friabili. In senso fig., come termine di confronto, persona molto magra: quella ...
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tocco1
tòcco1 s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Pezzo piuttosto grosso di qualche cosa, spec. di cibo: un t. di pane, di carne, di formaggio; s’è mangiato un buon t., o un bel t., di cioccolata. Più [...] . generico di pezzo, soprattutto in usi fig.: è un t. d’uomo, un t. di donna, per indicare statura sviluppata e robusta; che bel t. di ragazza!; tocco d’asino che non sei altro! ◆ Dim. tocchétto, region., pezzetto: un tocchetto di pane, di formaggio. ...
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azzimo
àżżimo (o àżimo) agg. [dal gr. ἂζυμος, comp. di ἀ- priv. e ζύμη «lievito»; lat. tardo azȳmus]. – Non fermentato, fatto senza lievito: pasta azzima. In partic., pane a. (o azzimo s. m.), il pane [...] di farina impastato senza lievito, usato dagli ebrei durante la Pasqua (detta perciò Pasqua degli a. o assol. gli a.), e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della messa ...
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tartina
s. f. [dal fr. tartine, der. di tarte «torta»]. – Piccola e sottile fettina di pane (o anche di pane in cassetta, tostato, biscottato, o di preparazioni analoghe), rotonda, quadrangolare o triangolare, [...] variamente guarnita (con burro o maionese, caviale, acciughe, tonno, formaggio, salumi, olive, ecc.), per antipasti, per dessert o per il tè ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...