levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] , ergersi: non lontano dal mare si levano alcune colline; in mezzo al paese si leva un’antica torre. Del pane e sim., lievitare: Sia buono il pane ... sia ben levato (Pascoli). Di astri, apparire sull’orizzonte: il sole si leva alle 4,45 (per l’uso ...
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burro
s. m. [dal fr. ant. burre (mod. beurre), che è il lat. būty̆rum, gr. βούτυρον; cfr. butirro]. – 1. Sostanza alimentare costituita dalle materie grasse contenute nel latte di vacca, o anche di capra, [...] per evitare che annerisca con la frittura. Nell’uso com.: b. fresco, rancido; un panetto di b.; pane e b. o pane col b., pane spalmato di burro; pane al b., quando nella fabbricazione è condito con burro; uova al b.; spaghetti al b. (più corretto ma ...
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lievitare
v. tr. e intr. [der. di lievito2] (io lièvito, ecc.). – 1. tr., non com. Mischiare col lievito per produrre la fermentazione: l. la pasta per fare il pane, o anche l. il pane. 2. intr. (aus. [...] a. Aumentare di volume, rigonfiarsi (detto della pasta) per l’azione dei gas durante la fermentazione dovuta al lievito: il pane sta lievitando. b. estens., letter. Rigonfiarsi, crescere di volume, detto di altre sostanze e materiali (per es., della ...
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perdono
perdóno s. m. [der. di perdonare]. – 1. a. L’atto di perdonare, il fatto di esser perdonato: chiedere, domandare p.; implorare, impetrare, ottenere il p.; dare, concedere, rifiutare il p.; ti [...] io possa dire d’aver goduto la sua carità, d’aver mangiato il suo pane, e avuto un segno del suo p. (Manzoni; e pane del p. viene poi chiamato nel romanzo questo pane, che il padre Cristoforo tiene sempre con sé). b. Condono della pena da infliggere ...
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fornaio
fornàio s. m. (f. -a) [lat. tardo furnarius, der. di furnus «forno»]. – Operaio addetto alla lavorazione e cottura del pane; padrone di un forno per il pane; chi ha negozio per la vendita del [...] pane (con o senza il forno annesso) e, talvolta, anche di altri generi alimentari. ◆ Dim. fornaino (f. -a), ant. e region. fornarino (f. -a) o fornarétto (f. -a), usati per indicare sia giovani fornai, sia, talvolta, figli di fornai. Le due forme del ...
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quotidiano
(letter. cotidiano) agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa [...] tormento; scherz., mi ha chiamato al telefono mentre stavo facendo le mie q. abluzioni. In partic., pane q., nell’invocazione «dacci oggi il nostro pane quotidiano» del Pater noster (lat. cotidianus, con cui la Vulgata traduce nel Vangelo di Luca 11 ...
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artocarpo
s. m. [lat. scient. Artocarpus, comp. del gr. ἄρτος «pane» e καπρός «frutto»]. – Genere di piante moracee dell’Asia tropicale, che comprende un centinaio di specie arboree con infiorescenze [...] due specie, Artocarpus incisa delle Isole della Sonda e A. integrifolia dell’India, sono conosciute col nome di albero del pane, perché il ricettacolo carnoso delle infruttescenze, ricco di amido, può sostituire il pane presso le popolazioni locali. ...
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bacio
bàcio s. m. [lat. basium]. – 1. Atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione: dare un b., [...] congiunte da uno strato di crema. 3. fig. a. non com. B. del pane, il punto dove un pane viene meno cotto, per essere stato, nel cuocere, a contatto con un altro pane (anche baciatura). b. region. Essere al b., di cosa, prodotto, fattura, che non ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri [...] di rughe e cicatrici (Antonio Tabucchi); la c. del pane, della polenta, del formaggio; un pezzo di parmigiano tutto crosta; pane, panino con la c. troppo dura (per estens., crosta, tozzo di pane secco: sgranocchiare una c., cibarsi con poche c., e ...
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crosterello
crosterèllo (o crostèllo) s. m. [der. di crosta], tosc. – Pezzetto di pane secco o di crosta di pane: si dette ... a frugare per tutte le cassette e per tutti i ripostigli in cerca di un [...] po’ di pane, magari un po’ di pan secco, un crosterello (Collodi). ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...