infanzia /in'fantsja/ s. f. [dal lat. infantia, der. di infans -antis "infante"]. - 1. a. [periodo di vita dell'uomo, compreso fra la nascita e l'inizio della pubertà: le malattie dell'i.; uscire dall'i.] [...] d'infanzia → □. 2. (fig.) [di epoca, civiltà e sim., primi tempi dello sviluppo: l'i. della poesia] ≈ albori, (lett.) aurora, culla, esordio, inizio, origine, primordi, principio, (lett.) scaturigini. ↔ declino, fine, (lett.) tramonto. □ giardino d ...
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generazione /dʒenera'tsjone/ s. f. [dal lat. generatio -onis]. - 1. (biol.) a. [atto del generare come processo riproduttivo: la g. dell'uomo, degli animali] ≈ filiazione, procreazione, Ⓣ (biol.) prolificazione, [...] b. [il risultato del generare: g. di nuovi individui] ≈ genesi, nascita, origine. 2. [nella specie umana, l'insieme degli individui aventi pressappoco la stessa età: le nuove g.; gli uomini della mia g.] ≈ ‖ classe, leva, millesimo. 3. (estens.) [con ...
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parco² s. m. [lat. mediev. pàrricus, prob. di origine germ.; in alcuni sign., spec. in quelli del n. 4, è modellato sul fr. parc] (pl. -chi). - 1. (geogr.) [area che per i suoi peculiari aspetti naturalistici, [...] ambientali e anche monumentali, viene sottoposta a tutela al fine di salvaguardarla da interventi dell'uomo che possano alterarne i caratteri: p. nazionale, regionale, marino] ≈ riserva (naturale). 2. (gio.) [zona delimitata, per lo più all'aperto, ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] amabile accentuano, rispetto a g., l’aspetto dell’espansività: ogni sera la passavo con Giovanni che , gallo e moscone, che designano un uomo che fa di tutto pur di riuscire gradito cattiva educazione deve la sua origine a certi antichi stereotipi ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] qualcuno che non si è mai visto (uno uomo sconosciuto, in su uno grande cavallo, entrò per erano e., e traevano origine da principi indipendenti [E. vari termini, secondo diverse sfumature. Estraneo è dell’uso lett. oppure ha una connotazione di ...
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Fabio Rossi
estraneo. Finestra di approfondimento
Modi di essere estraneo - Ciò che (o chi) non è conosciuto o non è familiare può essere designato da vari termini, il più generale dei quali è estraneo. [...] qualcuno che non si è mai visto (uno uomo sconosciuto, in su uno grande cavallo, entrò erano e., e traevano origine da principi indipendenti [E. vari termini, secondo diverse sfumature. Estraneo è dell’uso lett. oppure ha una connotazione di ...
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Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] amabile accentuano, rispetto a g., l’aspetto dell’espansività: ogni sera la passavo con Giovanni che , gallo e moscone, che designano un uomo che fa di tutto pur di riuscire gradito cattiva educazione deve la sua origine a certi antichi stereotipi ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] comportarsi (da). g. [essere adoperato invece dell'oggetto che dovrebbe avere quella funzione, con la ↓ rispettare (ø). 3. [con uso di origine fr., ma diffuso in ital. come verbo di , spec. con uso assol.: un uomo che fa paura per vastità di cultura ...
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razza¹ /'rats:a/ s. f. [dal fr. ant. haraz "allevamento di cavalli"]. - 1. (biol.) [popolazione o insieme di popolazioni di una specie che condividono caratteristiche morfologiche, genetiche, ecologiche [...] . ▲ Locuz. prep.: di razza → □. 4. (estens.) [l'insieme delle persone da cui si discende: uomo di buona, di nobile r.] ≈ casato, ceppo, famiglia, (lett.) lignaggio, origine, (lett.) prosapia, (lett.) schiatta, stirpe. 5. (estens., spreg.) [insieme ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. Buffon, si può dire che J.-B. Lamarck...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...