intorbidare
v. tr. e intr. [der. di torbido, col pref. in1-] (io intórbido, ecc.). – 1. tr. a. Far diventare torbido: le piogge hanno intorbidato il fiume; il lupo rimproverava l’agnello d’intorbidargli [...] , offuscare: i. le idee; la gelosia gl’intorbidava la mente; il vino bevuto gli aveva intorbidato la vista; i. gli occhi, lo sguardo, renderli turbati, o foschi, sinistri. Anche agitare, eccitare (ma sempre con un senso di inquietezza o di impurità ...
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scerpellino
(o cerpellino) agg. [prob. der. di scerpare], tosc. – Di occhi che hanno le palpebre rovesciate in fuori e la congiuntiva scoperta e infiammata: la maggiore di quelle tre grazie non sarebbe [...] ognor sc. e orlati di scarlatto, non avessero offuscato il di lei splendore (C. Gozzi); era seduto sul letto, dardeggiando gli occhi sc. e freddi di sotto le bende che gli fasciavano il capo (Bacchelli). Per estens., di persona che ha questo tipo di ...
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occhio elettronico
loc. s.le m. Occhio artificiale; per estensione, telecamera di sorveglianza, con particolare riferimento al controllo degli autoveicoli che transitano nelle zone urbane a traffico [...] 5 agosto 2004, p. 9, Cronache Italiane) • Le centrali operative di polizia e carabinieri di Padova tra qualche settimana avranno ben 200 occhi elettronici in più. (Alberto Gottardo, Corriere del Veneto, 14 marzo 2008, Padova, p. 9).
Composto dal s. m ...
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fissare
v. tr. [der. di fisso]. – 1. a. Rendere fisso, stabile, fermo: f. uno sportello, un’imposta; f. il coperchio alla cassa con quattro viti; f. la corda al gancio con un forte nodo; lacca per f. [...] servizî, prestazioni e sim., prenotare, impegnare per sé: f. una stanza, un palco a teatro. 3. intr. pron. a. Tenere gli occhi fissi e senza sguardo, come chi è distratto o assorto in un pensiero, o in alcune forme di alienazione mentale: fissarsi su ...
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goloso
golóso (ant. gulóso) agg. [dal lat. gulosus, der. di gula «gola»]. – 1. a. Ghiotto, avido di cibi raffinati e ricercati o in genere di determinati cibi: essere g. di dolci, di frutta, di ostriche. [...] dell’Inferno. b. fig. Avido, desideroso, bramoso: esser g. di piaceri, di soldi; un pubblico g. di notizie scandalistiche; riferito agli occhi e allo sguardo, che rivela concupiscenza, desiderio sensuale: le rivolse uno sguardo g.; la guardava con ...
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occhiuto
agg. [der. di occhio]. – 1. Che ha molti occhi, detto soprattutto di Argo, il mostro della mitologia greca fornito, secondo le varie versioni della leggenda, di uno, oppure di quattro, o di [...] la pompa de l’o. piume (T. Tasso); Le o. leggerissime farfalle (Mascheroni). In araldica, attributo delle figure seminate di occhi umani, della coda del pavone con penne di smalto diverso, delle pezze seminate di penne di pavone. 2. fig., letter. Che ...
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benda
bènda s. f. [dal germ. binda «fascia, legame»]. – 1. a. Striscia di tela o d’altro tessuto con cui, passandola attorno al capo, si coprono gli occhi a chi non si vuole che veda (per es., ai condannati [...] , non accorgersi di nulla per eccesso di passione o per dabbenaggine; cadere la b. dagli occhi, intendere ciò che prima non s’intendeva: allor mi cadde Giù dagli occhi la b., allor la frode Manifesta m’apparve (V. Monti). b. Striscia di stoffa che ...
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scintillare
v. intr. [lat. scintillare] (aus. avere). – 1. non com. Emettere, sprigionare scintille; sfavillare: il ferro incandescente scintillava sotto i colpi del maglio. 2. estens. Risplendere di [...] per scintillazione. ◆ Part. pres. scintillante, con valore verbale e di agg.: guardava le stelle scintillanti nel cielo; occhi scintillanti di sdegno; la sua felicità traspariva dallo sguardo scintillante; come agg., in senso fig., vivace, pieno di ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] uso fig., di cosa che si manifesta con immediata evidenza: la sproporzione salta subito agli occhi; la sua malafede salta agli occhi (anche al sing., salta all’occhio) di chiunque. c. S. la mosca al naso (accompagnato da compl. di termine), perdere ...
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velare2
velare2 v. tr. [lat. vēlare, der. di velum «velo»] (io vélo, ecc.). – 1. Coprire con un velo, cioè, in genere, con un tessuto leggero e rado, oppure un panno che nasconda l’oggetto alla vista, [...] . Glielo vela forse il torrente Che a’ suoi piedi cade scrosciando (Pascoli). Più frequente l’intr. pron.: gli si velarono gli occhi, gli si velò la vista (per debolezza, malattia o negli attimi che precedono lo svenimento o la morte); gli si era ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...