vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] in pieno; mi par di vedere, in lontananza, una nuvola di fumo; l’ho visto io (anche: io con i miei occhi, con questi occhi), per confermare la veridicità di un fatto, di quanto si afferma; un bambino paffuto e roseo che era un piacere vederlo (anche ...
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quattro
agg. num. card. [lat. quattuor o quatuor], invar. – 1. Il numero intero che segue immediatamente il tre, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 4, in numeri romani IV): le q. stagioni [...] , accertamenti e valutazioni è meglio farli in due che da solo; o con riferimento scherz. al portare gli occhiali: con quattr’occhi ci vedo meglio (v. anche quattrocchi); tutt’e quattro, di quattro persone o cose nel loro insieme, nessuna esclusa: ci ...
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grifagno
agg. [dal provenz. grifanh, di origine germ.; cfr. l’ant. alto-ted. grīfan «afferrare»], letter. – 1. Rapace; è attributo generico degli uccelli di rapina, con artigli e becco adunco: l’altro [...] le apuane cime (Carducci). Sostantivato, non com., uccello rapace: qual colomba, cui grifagno assale (Caro). 2. fig. Riferito agli occhi di una persona, simili a quelli di un uccello di rapina, quindi fieri, minacciosi, o vividi: Cesare armato con li ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate [...] di dolore, di gioia, di pentimento, di pietà, di tenerezza; l. sincere, finte; una l. furtiva; avere le l. agli occhi; gli spuntò una l.; gli occhi mi si riempirono di lacrime; qualche l. gli scende lungo il viso, lava la guancia un po’ sporca e si ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] limpidezza, la serenità, la normalità di una condizione, spirituale o morale: c’era nel suo sguardo un’o. di tristezza; nei suoi occhi (o nel suo volto, sulla sua fronte) passò come un’o.; il ricordo del doloroso passato stende la sua o. sul presente ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] era rimasta lungo tempo al buio, o di cosa che era sepolta o dimenticata; occhiali da s., con vetri colorati per difendere gli occhi dalla luce troppo viva (v. occhiali); fig., è chiaro come il s., è più chiaro del s., di cosa evidente, ovvia. Di ...
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ridente
ridènte agg. [part. pres. di ridere]. – 1. Che ride o sorride, che esprime gioia, letizia, detto di persona, del volto, dell’espressione: Beatrice sì bella e ridente Mi si mostrò ... (Dante); [...] più lieti e più ridenti, Tal che ’l ciel tutto asserenò d’intorno (Poliziano); i grandi occhi ridenti Arsero d’immortal raggio il mio core (Foscolo); Negli occhi tuoi r. e fuggitivi (Leopardi). 2. Di cose inanimate, ha più spesso senso attivo, che dà ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo [...] ); Una celeste serenità rideva in quella voce (A. Negri). In partic., e molto com. anche nel linguaggio corrente, riferito agli occhi, per indicare il trasparire in essi, nel loro luccichio, della gioia di cui l’animo è pieno: gli ridevano gli ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] tutto da una nuvola o da un nebbione uguale (Manzoni); avere il naso ch., intasato per raffreddore; a occhi ch. (raro o ant. a chius’occhi), con piena fiducia, con sicurezza, oppure alla cieca, alla carlona: è un galantuomo da cui si può comperare ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] . b. poet. La parte interna di un organo o di una parte del corpo umano: Ed ecco del p. de la testa Volse a me li occhi un’ombra e guardò fiso (Dante). c. In senso estens. e fig., la parte più intima e segreta di una persona: dal p. del petto, delle ...
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DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...