rapina s. f. [dal lat. rapina]. - 1. (giur.) [azione di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, di cose altrui: commettere, subire una r. a mano armata] ≈ ‖ borseggio, furto, scippo. 2. (estens.) [...] 3. (lett.) [forza violenta, spec. di vento, turbini, acque: La bufera infernal, che mai non resta, Mena li spirti con la sua r. (Dante)] ≈ furia, impeto, irruenza, violenza. ↓ energia, forza, potenza. 4. (ant., poet.) [azione del rapire persone] ≈ e ...
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Fabio Rossi
uccidere. Finestra di approfondimento
Togliere la vita - Numerosissimi sono i verbi con i quali si designa l’atto del togliere la vita a qualcuno, vari a seconda del mezzo usato, della sfumatura [...] com., anche se il primo verbo, più del secondo, allude alla violenza e all’illegalità dell’atto: la giustizia cercava se era il caso assassinio per furto, o per altro motivo (G. Verga); non manca più, ormai, che l’ultimo quadro dell’uccisione della ...
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Fabio Rossi
ira. Finestra di approfondimento
Modi e gradi dell'ira - Molti termini esprimono l’idea di un sentimento ostile, secondo diversi modi e gradi. Rabbia è il termine più fam. e com., in quasi [...] ? (G. Verga). Una rabbia che si manifesti con particolare violenza è detta furia o furore: questa volta attaccava con tale furia a furia di «a forza di»: a furia di metter carne a fuoco, non s’avrà il pane a buon mercato (A. Manzoni). Un altro sign. ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] persona, un animale o un oggetto con una certa violenza. Acchiappare è, soprattutto nel registro fam., un prendere quello di tenere (nel senso di «far stare qualcosa in mano perché non cada») e di reggere («far stare in una certa posizione »), che ...
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sbattere /'zbat:ere/ [der. di battere, col pref. s- (nel sign. 6)]. - ■ v. tr. 1. a. [muovere con vigore e rapidità qualcosa: s. i tappeti] ≈ agitare, battere, (non com.) sbatacchiare, scuotere. b. [rimescolare [...] sbattere (o sbatterci) il naso: s. la testa contro uno spigolo; non ci crede finché non ci sbatte il naso] ≈ battere, picchiare, urtare. 3. [spingere lontano da sé con violenza qualcuno o qualcosa: s. uno per terra; la tempesta ha sbattuto la ...
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Fabio Rossi
prendere. Finestra di approfondimento
Modi di esercitare una presa - P. è uno dei verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più [...] persona, un animale o un oggetto con una certa violenza. Acchiappare è, soprattutto nel registro fam., un prendere quello di tenere (nel senso di «far stare qualcosa in mano perché non cada») e di reggere («far stare in una certa posizione »), che ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] ↔ agevole, comodo. ■ avv. 1. a. [con violenza o intensità, anche ripetuto: pioveva f.; il cuore gli batteva riesce o si è più capaci (prob. esemplato sul fr. fort): la matematica non è il mio f.] ≈ cavallo di battaglia, passione, specialità. ↔ neo, ( ...
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gettare (ant. e poet. gittare) [lat. iectare, lat. class. iactare, intens. di iacĕre "gettare"] (io gètto, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [effettuare con la mano il lancio di un oggetto: g. un sasso contro qualcuno; [...] : g. (via) un vecchio baule] ≈ (fam.) buttare (via), disfarsi (di), (non com.) gettare alle ortiche, liberarsi (di), sbarazzarsi (di). ↔ conservare, mantenere, serbare. c. [spingere con violenza, con la prep. contro del secondo arg.: la nave è stata ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...