aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] e il dilettevole, amante del vero e del bello, ecc.), sull’analogia di quanto avveniva in greco e in latino, dove il nominativo neutro acquistava sign. astratto: τὸ καλόν, pulchrum «la qualità di bello, la bellezza». È da rilevare anche l’uso dell ...
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parisillabo
parisìllabo agg. [comp. di pari1 e sillaba]. – 1. Di sostantivo o aggettivo che, nella flessione, ha ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo, soprattutto con riferimento alla [...] declinazione latina (per es.: canis canis; pater patris; silvester silvestris, ecc.); anche come s. m.: i p. della terza declinazione. 2. Nella metrica, di verso che ha numero di sillabe pari (come, per ...
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rischio
rìschio (ant. risco) s. m. [der. di rischiare]. – 1. a. Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo): la strada [...] , esposizione cambiaria del cliente verso la banca per operazioni di sconto da lui compiute; r. indiretto, esposizione di un nominativo verso la banca in c0nseguenza di cambiali pervenute alla banca da terzi sulle quali figuri la sua firma; ufficio ...
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censuario
censüàrio agg. e s. m. [der. di censo; cfr. lat. tardo censuarii s. m. pl.]. – 1. agg. a. Che si riferisce al censo, come registrazione di beni immobili: stima c.; libri censuarî. In partic., [...] e reddito imponibile delle varie particelle catastali, elencate in ordine progressivo secondo i numeri di mappa; ditta c., il nominativo, riferentesi a persona fisica o giuridica, cui è intestata ogni particella catastale. b. Che proviene dal censo ...
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timbrare
v. tr. [dal fr. timbrer, der. di timbre «timbro»]. – 1. Bollare, contrassegnare con un timbro: t. la posta in partenza (o in arrivo); t., e far t., farsi t., un documento, o la marca da bollo [...] i dipendenti di uffici, stabilimenti, fabbriche, e che consiste nel far segnare da apposita apparecchiatura automatica su un cartellino nominativo predisposto l’ora d’arrivo e d’uscita (con questo sign., anche assol.: avere, non avere l’obbligo di ...
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grando
s. f. – Forma poet. ant. per grandine (che riproduce la forma del nominativo lat. grando): non pioggia, non grando, non neve, Non rugiada, non brina più sù cade (Dante). ...
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radar
ràdar s. m. [acronimo dell’ingl. ra(dio) d(etection) a(nd) r(anging) «radiorilevamento e misurazione di distanza»]. – 1. Apparato elettronico impiegato per rivelare e determinare, istante per istante, [...] r., o talvolta radarfaro, negli altri casi) capace di trasmettere, secondo un codice prestabilito, i dati richiesti (sigla o nominativo, ecc.), che si visualizzeranno anch’essi sullo schermo del radar interrogante; b) in base allo scopo: r. d ...
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imparisillabo
imparisìllabo agg. [comp. di impari e sillaba, contrapp. a parisillabo]. – 1. In grammatica, e soprattutto nella grammatica latina, di nome o aggettivo che nella flessione cambia numero [...] di sillabe, di solito fra il nominativo e gli altri casi (come in lat. homo homĭnis, iter itinĕris, felix felicis, ecc.); anche sostantivato: gli i. della 3a declinazione. 2. In metrica, che ha numero dispari di sillabe: versi i., il quinario, il ...
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trinita1
trinità1 s. f. [dal lat. tardo trinĭtas -atis, der. di trinus «trino»]. – La condizione, il fatto di essere trino, spec. con riferimento al mistero fondamentale del cristianesimo, l’esistenza [...] e s. Felice di Valois nel 1198, con il fine di riscattare i cristiani resi schiavi dai musulmani. ◆ Dalla forma del nominativo lat., trinĭtas, si ha talora, in Toscana, l’accentazione Trìnita, come nome di chiesa, e di qui come toponimo: la chiesa ...
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Caso grammaticale che indica il soggetto dell’azione con il verbo attivo, l’oggetto dell’azione con il verbo passivo. La sua desinenza nell’indoeuropeo è di norma -s nel singolare (ma temi in -ā, -n, -r, -s, omettono di solito la desinenza);...
Titolo di credito nominativo mediante il quale una somma versata per ragioni di pubblico servizio in una tesoreria può essere riscossa in un’altra; può anche essere emesso senza che sia avvenuto un materiale versamento di moneta, e cioè in...