califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico [...] sovrano (erroneamente è stato invece, da parte europea, assimilato al papa come capo spirituale della religione musulmana). ...
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pahlavi
pàhlavi ‹pàlavi› (o pèhlevi) agg. e s. m. [dal pers. pahlavī, detto della lingua della Persia prima della conquista musulmana]. – Lingua p. (o, come s. m., il pahlavi), denominazione usata in [...] Occidente per indicare la lingua colta iranica in cui sono redatti i testi medievali della tradizione culturale zoroastriana ...
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sunnita
agg. e s. m. e f. [dall’arabo sunniyyūn o ahl assunna] (pl. m. -i). – Che è proprio o appartiene alla setta musulmana più ortodossa nel rispetto della sunna, o tradizione maomettana, e più numerosa [...] (circa il 90%): la setta s.; come s. m. e f., membro della setta sunnita: un s., una sunnita; la rivalità tra sciiti e sunniti ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, [...] di un culto: l. cristiana (cattolica o romana, greco-ortodossa, protestante, ecc.); la l. giudaica, la l. buddista, la l. musulmana, ecc.; con sign. più ristretto, gli atti di culto e le formule che riguardano una parte determinata delle cerimonie ...
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moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi [...] nell’Africa del nord e in Spagna): nato dalla fusione di elementi islamico-orientali con la tradizione berbero-musulmana, trovò la sua massima espressione nella decorazione architettonica, caratterizzata dall’uso di elementi lineari o ispirati al ...
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halal
agg. inv. Nella religione islamica, conforme ai precetti; con particolare riferimento a cibi e alimenti. ◆ La gran parte degli imam d’Europa sono stipendiati dai rispettivi Paesi d’origine, da [...] Se n’è accorto anche il dipartimento di stato americano della potenza dello hip hop nei tanti orienti a maggioranza musulmana. Tanto da mandare dei singolari ambasciatori in Medio Oriente per il secondo tour in un anno, «incorporando gli insegnamenti ...
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donatismo
s. m. – Movimento scismatico della Chiesa africana, durato dalla fine della persecuzione di Diocleziano all’invasione musulmana, che prende il nome da Donato di Cartagine († c. 355), primo [...] vero capo e animatore; sorto da dissensi circa la condotta tenuta dal clero durante la persecuzione, considerava la Chiesa come una comunità di eletti, sosteneva l’invalidità dei sacramenti amministrati ...
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senusso
s. m. [dal nome del fondatore della confraternita, as-Sunūsī (v. oltre)]. – 1. Appartenente alla confraternita religiosa musulmana fondata da Muḥammad ibn ῾Alī as-Sunūsī (1787-1859), noto anche [...] come il «Gran Senusso», i cui seguaci costituirono in Cirenaica uno stato territoriale vastissimo (Senussìa), che, dapprima, fece parte della colonia italiana e fu incorporato in seguito nel Regno e quindi ...
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occasionalismo
occaṡionalismo s. m. [der. di occasionale]. – 1. In filosofia, dottrina che nega l’esistenza di un nesso necessario fra due fenomeni riconducendo il loro rapporto a una semplice successione [...] del secondo: dottrina di origine teologica (Dio è causa diretta di ogni fenomeno), presente nell’ambito della riflessione musulmana, ricorrente nella riduzione dei fenomeni alla volontà di Dio anche in contesti cristiani, l’occasionalismo si sviluppa ...
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druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine [...] musulmana sorta in Egitto nell’11° sec., ma presto trasferitasi nel Libano e nella Siria merid. per sfuggire alle persecuzioni dei sunniti: professano una dottrina sincretistica che attinge elementi, oltre che dall’islamismo, anche dal giudaismo, ...
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(ar. al-Ikhwā’n al-muslimū’n) Movimento politico-religioso fondato da Ḥasan al-Bannā’ nel 1928 a Ismailia, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo-islamico. Dal 1936 al 1952 (rivoluzione degli ufficiali liberi in Egitto) si...
(ar. al-Muwaḥḥidūn) Dinastia musulmana berbera che tra la seconda metà del 12° sec. e la prima metà del 13° dominò in Africa settentrionale e nella Spagna musulmana. Fondata da ‛Abd al-Mūmin (➔), che nel 1147 rovesciò gli Almoravidi, ebbe il...