modulatoremodulatóre s. m. e agg. [dal lat. modulator -oris]. – 1. s. m. (f. -trice), non com. Chi modula, soprattutto con riferimento al modo, alla capacità di modulare: un sensibile m. della voce, [...] del suono. 2. In fisica e nella tecnica: a. agg. (f. -trice) Che provvede alla modulazione: tubo m.; schermo m. di luce. In senso più ampio, nel linguaggio scient., che varia e regola il valore o l’intensità di una grandezza, di un processo, di una ...
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radioricevitore
radioricevitóre s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e ricevitore]. – Apparecchio per ricevere e rendere utilizzabili (mediante registrazione, trasduzione, ecc.) i radiosegnali emessi [...] (r. per onde lunghe, medie, corte, per microonde, ecc.), al tipo di manipolazione o modulazione dei radiosegnali ricevibili (r. per modulazione di frequenza, di ampiezza, ecc.). Dal punto di vista delle caratteristiche del circuito utilizzato, i più ...
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PAM
– Sigla dell’ingl. Pulse Amplitude Modulation («modulazione di ampiezza a impulsi»), usata nella tecnica delle telecomunicazioni per designare una modulazione a impulsi in cui, restando fissa la [...] successione nel tempo degli impulsi e la loro durata, si fa variare l’ampiezza di essi in dipendenza dell’ampiezza del segnale modulante. ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] ci si riferisca a comunicazioni radiofoniche o televisive; per media f. in radiotecnica, v. medio, 2 h; per modulazione di frequenza, v. modulazione, n. 3 a. 3. a. Il frequentare, l’andare spesso in un luogo; assiduità, consuetudine a qualche cosa ...
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omodina
s. f. [comp. di omo- e (etero)dina]. – In ottica, tecnica di rivelazione di segnali ottici che siano stati modulati, oppure siano genericamente variabili, consistente nel fare interferire i segnali [...] (eterodina) avente la stessa frequenza di essi, cosicché il segnale di battimento è costituito dalle sole componenti di modulazione; questa tecnica, in uso negli anni ’30 del Novecento, fu poi sostituita da altre più efficienti, specialmente la ...
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transmodulazione
transmodulazióne (o trasmodulazióne) s. f. [comp. di tra(n)s- e modulazione]. – In radiotecnica, lo stesso che modulazione incrociata. ...
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soppressione
soppressióne s. f. [dal lat. suppressio -onis, der. di suppressus, part. pass. di supprimĕre «sopprimere»]. – 1. L’atto, il fatto e l’effetto del sopprimere, dell’essere soppresso. In partic.: [...] da una radiazione, da un segnale, dai termini di un problema, e sim.; in elettronica, s. di banda laterale, sistema di modulazione di ampiezza di un segnale nel quale si trasmette soltanto una delle due bande di frequenze, laterali alla frequenza del ...
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canale
s. m. [lat. canalis, der. di canna «canna»]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi sede di scorrimento d’acqua, creata artificialmente (per servire all’irrigazione, al prosciugamento di terre, alla [...] radiofonici, ciascuno dei quali è compreso in un intervallo di 9 kHz, per programmi a modulazione d’ampiezza, e di 200 kHz per programmi a modulazione di frequenza; c. televisivi, della larghezza di 7 MHz ciascuno, che convogliano sia le informazioni ...
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demodulazione
demodulazióne s. f. [comp. di de- e modulazione]. – Nella tecnica delle telecomunicazioni, operazione inversa della modulazione, consistente nell’estrazione del segnale modulante da una [...] portante modulata; è detta anche rivelazione. ...
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sovramodulare
v. tr. [comp. di sovra- e modulare2] (io sovramòdulo, ecc.). – In elettronica, realizzare una modulazione in ampiezza o in frequenza di una corrente o di un’onda superiore ad alcuni valori [...] prestabiliti: per es., nel caso della modulazione in ampiezza, il segnale è sovramodulato se ha un’ampiezza maggiore di quella dell’onda portante. ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce si può realizzare con due procedimenti...
MODULAZIONE
Giulio Cesare Paribeni
. Si chiama così, in armonia, il passaggio da un tono all'altro e l'insieme dei mezzi diretti a ottenerlo. La modulazione può essere stabile, se l'ingresso nel nuovo tono è operato in modo da far dimenticare...