variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] di un pensiero musicale in sé compiuto ottenuta intervenendo sulla melodia, sul ritmo, sull’armonia, sulla strumentazione (ove vi siano più strumenti), sulle combinazioni contrappuntistiche di esso, operando separatamente o no ma in modo tale da ...
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cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie [...] ’Opera. d. fig. Suonare, spec. passi melodici, in modo da rammentare le suggestive virtù del canto vocale: pochi seppero c di una cosa, ne è probabilmente l’autore. b. Di strumenti musicali: nel silenzio della notte, si sentiva c. un violino; d’altre ...
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radical shit
loc. agg.le e s.le m. e f. (spreg.) Detto di chi ha una visione del mondo semplificata e rozza e la professa in modo diretto e arrogante. ♦ Radical chic sono le vacanze in Sardegna con Repubblica [...] ’, come insulto). Per irradiazione deformata da radical chic (V.).
Il composto è attestato nell’ambiente musicale giovanile, inteso anche come aggressiva e sarcastica indicazione valoriale antagonistica. Nel 2017, il cantautore Lorenzo Lambiase ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] è rozza, incerta, inefficace, difettosa. 3. a. Il modo con cui si manifesta esteriormente, soprattutto negli atti del volto, è frequente anche come didascalia musicale). 4. In sociologia, e. culturale, il modo di pensare e di agire indicativo ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] pista, adottando una progressione regolare, eseguita passo per passo, in modo che sia sempre mantenuto il contatto di un piede col terreno, e anidride carbonica presenti nel cosiddetto gas d’altoforno. ◆ Dim. marcétta, soprattutto nel sign. musicale. ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] ’n deriso, pensanno el so p. (Iacopone), l’ha in derisione pensando alle sue parole, al suo modo di esprimersi. b. In una rappresentazione scenica musicale, il complesso delle parti che non vengono cantate ma parlate, cioè recitate; per lo più nella ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] c. Sempre al plur., il testo poetico di una composizione musicale: canzone composta da ... su parole di ...; parole e musica cioè molto di più (quando il silenzio sia opportuno). d. Modo di parlare, di discorrere: avere la p. facile, sciolta, ...
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imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, [...] suo sviluppo; meccanismo, congegno i. in varie sue parti; un’esecuzione musicale i.; recitazione imperfetta. 2. In grammatica, tempo i. (o assol. conidî (perciò detta anche forma conidica) o in altro modo asessuale. 5. In economia: a. Impresa i., l ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] piacere di leggervi, in attesa di avere una vostra risposta (modo ricalcato sul francese au plaisir de vous lire). c. eseguire a memoria; l. a prima vista, eseguire un brano musicale con speditezza, leggendolo per la prima volta, senza cioè averlo ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] p. interrogativo, non riesco proprio a capirlo. c. Nella scrittura musicale, il segno del punto, posto a destra di una nota o e la giocata di volo), consistente nel tirare la boccia in modo che corra sulla superficie del campo e si fermi il più ...
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NOMO (νόμος, lett. "regola, legge")
F. G.
Forma di composizione lirica greca, eminentemente destinata al canto monodico, con accompagnamento musicale di cetra o di flauto. È certo uno dei più antichi tipi di poesia, di contenuto religioso...
Guido d'Arezzo e la nuova pedagogia musicale
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo XI in Italia si rinnovano la teoria e la pedagogia musicale, secondo...