finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] sappia»; «mi pregò che lo aiutassi»), oppure implicita, con il verbo di modo infinito retto dalle prep. per, a, di, o dalle locuz. al pezzo, o l’insieme organico, che conclude una composizione musicale in più parti, spec. una sonata, una sinfonia, ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] modo o a compiere una determinata azione (è sinon. talvolta di ragione, talaltra di causa, ma con valore più immediato e o conduttore, o ricorrente), il tema fondamentale di un brano musicale (o, per analogia, di un componimento letterario; v. ...
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breve1
brève1 (ant. briève) agg. [lat. brĕvis]. – 1. a. Di poca durata, detto del tempo o di un fatto che si estenda nel tempo: la vita è b., o ha b. durata; una gioia, una felicità b., una b. illusione; [...] come locuz. aggettivale, notizie in b.); è anche modo di riprendere il discorso, quando si vuol venire al fatto η (eta) e ω (omega) per le lunghe. 4. s. f. Figura musicale ( opp. ) equivalente a due semibrevi, cioè a 8/4. Nella notazione medievale ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, [...] morale, religiosa; trascurare, perfezionare la propria e.; e con riguardo al modo di educare, di essere educato: sistemi, metodi di e.; dare, ricezione o ascolto, attraverso l’educazione dell’orecchio musicale e l’affinamento del gusto; e. sanitaria, ...
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bufu
(Bufu) (spreg.) Sigla dell’espressione gergale angloamericana By Us Fuck U (‘per quanto ci riguarda, vaffanculo’), insulto adoperato nei testi di canzoni rap come risposta ad attacchi verbali mossi [...] . In Italia, nel linguaggio giovanile contemporaneo, la voce gergale, ripresa dall’ambiente musicale del rap e del trap (ed evidentemente risemantizzata a suo modo dal gruppo Dark Polo Gang), assume le accezioni generiche di ‘nullafacente’, ‘stupido ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] sue parti rilevate in quanto siano conformate in uno o in altro modo: f. snelle, delicate, giunoniche, tozze, grossolane; una donna di epistola sotto f. di serventese (Dante). Analogam., nel discorso musicale: f. chiuse, quelle che, come per es. le ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] verso a verso (Dante). 2. a. ant. Motivo, aria musicale: trovarono le donne che facevano una carola a un v. che il v. di calmarlo; spec. nella locuz. esserci verso, esserci il modo e la possibilità: non c’è stato verso di ottenere ascolto da lui; ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] tra le mani; stringere qualcuno o qualcosa con le mani, tra le braccia o in altro modo perché non cada, non si muova, non fugga: t. in mano un libro, una ., in musica, nota tenuta, e come didascalia musicale anche tenuto (abbrev. ten.), nota che deve ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] , senza adeguata comprensione e assimilazione); studiare a m. una poesia (e, similmente, un brano musicale, in modo da poterlo poi cantare o suonare senza bisogno di avere lo spartito davanti); sapere a m., essere in grado di ripetere esattamente ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] . più generico, avere notizia di un fatto, di una condizione, di un modo di essere: sai come si chiama (o sai il nome di) quell’attrice fig., di persona, di scritto, di discorso, di opera musicale o artistica (cfr. insipido, insulso, scipito). In usi ...
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NOMO (νόμος, lett. "regola, legge")
F. G.
Forma di composizione lirica greca, eminentemente destinata al canto monodico, con accompagnamento musicale di cetra o di flauto. È certo uno dei più antichi tipi di poesia, di contenuto religioso...
Guido d'Arezzo e la nuova pedagogia musicale
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo XI in Italia si rinnovano la teoria e la pedagogia musicale, secondo...