non plus ultra locuz. lat. [propr. "non più oltre", iscrizione posta, secondo la tradizione, sulle colonne d'Ercole], usata in ital. come s. m., solo al sing. - [livello massimo che si può raggiungere [...] in qualcosa: il non plus ultra dell'eroismo] ≈ massimo, top. ‖ apice, vertice. ↔ minimo. ...
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auge /'audʒe/ s. f. [dall'arabo auǵ "altezza"]. - 1. (astron.) [il punto più distante dalla Terra di un'orbita intorno ad essa] ≈ apogeo. ↔ perigeo. 2. (fig.) [il grado massimo, con la prep. di: essere [...] all'a. della potenza] ≈ apice, apogeo, culmine, vertice. ▲ Locuz. prep.: in auge 1. [che ha raggiunto il massimo credito: uno scrittore in a.] ≈ celebre, famoso. ↔ oscuro, sconosciuto. 2. [che è di vivo interesse: un tema in a.] ≈ attuale, di ...
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distendere /di'stɛndere/ [lat. distendĕre, der. di tendĕre "tendere", col pref. dis-¹] (coniug. come tendere). - ■ v. tr. 1. a. [portare o riportare una cosa allo stato di allentamento, per lo più fig.: [...] alle braccia o alle ali] aprire, [riferito alle ali] spiegare. ↔ piegare, raccogliere, ritirare. b. [disporre qualcosa al massimo della sua superficie: d. la tovaglia sul tavolo] ≈ dispiegare, spiegare, svolgere, [riferito ai panni spiegati per farli ...
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tetto /'tet:o/ s. m. [lat. tectum, der. di tēgĕre "coprire", part. pass. tectus] (pl. -i; ant. le tetta). - 1. a. (archit., edil.) [struttura che copre un edificio] ≈ ‖ copertura, lastrico, soffitto, solaio, [...] posto alla crescita di spese, retribuzioni e sim.: fissare un t. per i salari] ≈ Ⓖ limite, Ⓖ massimo, plafond. ↔ Ⓖ minimo. b. [punto di massima altezza] ≈ apice, culmine, sommità, top, vertice. ↔ base, fondo. 3. (alp.) [sporgenza in fuori, quasi ad ...
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saturo /'saturo/ agg. [lat. satur -ŭra -ŭrum "sazio, pieno"]. - 1. (ant.) [completamente soddisfatto nel bisogno di cibo] ≈ e ↔ [→ SAZIO (1. a)]. 2. (chim.) [di soluzione la cui concentrazione in un determinato [...] soluto ha raggiunto il massimo valore possibile] ↔ insaturo. 3. (estens.) [che è pieno al punto da non sopportare ulteriori aggiunte, anche fig.: avere il cervello s. di date] ≈ colmo, ricolmo, stracolmo, traboccante, zeppo. ‖ carico, stracarico. ↔ ...
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perfezione /perfe'tsjone/ s. f. [dal lat. perfectio -onis, der. di perficĕre "compiere"]. - 1. a. [l'essere portato a termine: un lavoro che ha raggiunto finalmente la sua p.] ≈ compimento, compiutezza, [...] maturità. ↔ imperfezione, incompiutezza. ‖ incompletezza. b. [l'essere eccellente: raggiungere la p. nel disegno] ≈ eccellenza. ‖ apice, massimo, optimum. ▲ Locuz. prep.: a (o alla) perfezione [nel miglior modo possibile: conosce la sua materia alla ...
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esasperazione /ezaspera'tsjone/ s. f. [dal lat. exasperatio -onis]. - 1. a. [atto di esasperare qualcosa, con la prep. di: e. del dolore; e. delle passioni] ≈ aggravamento, (non com.) esacerbamento, esacerbazione, [...] estrema intensità di qualcosa: rabbia cresciuta fino all'e.] ≈ acme, climax, colmo, culmine, (non com.) esasperamento, estremo, limite, massimo. ↔ minimo. 2. (estens.) a. [assol., fatto o situazione che esaspera: è un'e. discutere con lui] ≈ martirio ...
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scadere /ska'dere/ v. intr. [lat. tardo excadēre, lat. class. excidĕre "cadere giù o fuori"] (coniug. come cadere; aus. essere). - 1. [assol., ridursi di valore, di qualità e d'importanza, o perdere credito [...] , svalutarsi. ↔ apprezzarsi, rivalutarsi, valorizzarsi. 2. a. [di tempo stabilito per compiere qualcosa, giungere al limite massimo: domani scadono i sessanta giorni per presentare ricorso] ≈ (burocr.) caducare, esaurirsi, finire, terminare. b. [di ...
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estremo /e'strɛmo/ (ant. stremo) [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus "che sta fuori", trattato anche in ital. come superl. di esterno]. - ■ agg. 1. [che è o rappresenta il momento ultimo, in [...] ultimo oltre il quale non si può andare: l'e. della contentezza; passare da un e. all'altro] ≈ colmo, culmine, eccesso, limite, massimo, top, [di forze, energie umane e sim.] stremo. 3. a. (giur.) [al plur., gli elementi costitutivi di un reato: non ...
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màssimo In matematica, m. relativo di una funzione f(x) di variabile reale, definita in un dato intervallo, è il valore presentato dalla funzione in un punto x0 se in un suo intorno la funzione assume sempre valori minori o uguali al valore...
Famiglia romana. Non hanno documentazione certa le pretese origini dai Fabî Massimi di Roma antica richiamate anche dal motto di famiglia Cunctando restituit allusivo a Fabio Massimo "il temporeggiatore". Tuttavia, tracce della famiglia si riscontrano...