particolarizzare
particolariżżare v. tr. [dal fr. particulariser, der. di particulier «particolare»]. – 1. non com. Particolareggiare, precisare o descrivere minuziosamente, nei particolari: nell’ultimo [...] , p. i coefficienti di un’equazione, p. l’enunciato di un teorema, ecc. In logicamatematica, applicare un quantificatore esistenziale a una forma enunciativa (v. quantificatore). ◆ Part. pass. particolariżżato, raro per particolareggiato, anche ...
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congiunzione
congiunzióne s. f. [dal lat. coniunctio -onis, der. di coniungĕre «congiungere»]. – 1. a. Atto, effetto del congiungere o del congiungersi: la c. dei due eserciti; punto di c.; c. carnale, [...] B; tale sottoinsieme (così come l’operazione che lo produce) prende anche il nome di intersezione o prodotto logico. b. In logicamatematica, funzione di verità binaria che risulta vera solo se il valore delle due proposizioni a cui la congiunzione ...
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neopositivismo
neopoṡitivismo s. m. [comp. di neo- e positivismo]. – Corrente filosofica, detta anche positivismo logico, costituitasi prima come «Circolo di Vienna» intorno al filosofo della scienza [...] e dallo stesso linguaggio quotidiano derivano esclusivamente dall’esperienza di fatti o cose, mentre la logica e la matematica avrebbero carattere convenzionale e un valore pratico: quello di coordinare tutte le discipline scientifiche in ...
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sufficiente
sufficiènte (o sufficènte; ant. sofficiènte) agg. [dal lat. sufficiens -entis, part. pres. di sufficĕre «bastare», comp. di sub- e facĕre «fare»; il sign. 2 ricalca il fr. suffisant]. – 1. [...] sue giustificazioni non sono s.; aggiungere all’impasto farina in quantità sufficiente. In logica e in matematica, il termine è usato per esprimere la dipendenza logica di certe proposizioni: in partic., si dice che la proposizione A rappresenta una ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] esplicitare e rendere suscettibili di analisi le connessioni formali di un sistema logico (è il caso dei l. formalizzati della matematica e della logica), per comunicare informazioni, dare istruzioni, richiedere l’esecuzione di determinate operazioni ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] , o afferma una qualità, un modo di essere. In logica formale, formula p., una formula in cui non compaiono né dovuto a poli magnetici nord (poli magnetici positivi). d. In matematica, numero p., ogni numero reale maggiore di zero, contrassegnato dal ...
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aritmetica
aritmètica (ant. arismètica e arismètrica) s. f. [dal lat. arithmetĭca (lat. mediev. arismet[r]ica), gr. ἀριϑμητική (τέχνη): v. aritmetico]. – 1. Parte della matematica concernente lo studio [...] delle dimostrazioni che permettono di dedurre talune proprietà formali, o taluni risultati, da precedenti proprietà, per via puramente logica, senza far ricorso all’intuizione. 2. In informatica, a. a virgola mobile (ingl. floating point), sistema di ...
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sconnessione
sconnessióne s. f. [der. di connessione, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. non com. Mancanza di connessione; sconnessura: riordinavo le tegole al caso di sconnessioni, di rotture e di pioggia [...] che trapelasse (C. Gozzi). 2. fig. Mancanza di coerenza, di connessione logica e sintattica: s. di idee, s. di un ragionamento, di un discorso. 3. a. In matematica e, più in partic., in topologia, il fatto di non essere connesso. b. In informatica, ...
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sconnesso
sconnèsso agg. [part. pass. di sconnettere]. – 1. Che non è ben connesso, che non forma un tutto unito e compatto: un assito, uno steccato, un tavolo s.; il soffitto era di assicelle di legno [...] un cortile (Cassola). 2. fig. Mancanza di connessione logica e sintattica: fare dei discorsi s.; dire parole dall’emozione, balbettò qualche frase sconnessa (Verga). 3. a. In matematica, detto di uno spazio topologico (o di un suo sottoinsieme) che ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] possa essere penetrato, dimostrato o giustificato dalla forza logica del pensiero, o sia comunque estraneo all’attività cultura ellenica; l’i. nell’arte, nella religione. 2. In matematica (con sign. che si rifà al gr. ἄλογος, esatto corrispondente del ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti...