tamburino
s. m. [dim. (e nel sign. 2 der.) di tamburo]. – 1. Piccolo tamburo, cioè tamburo di dimensioni ridotte, tamburello. In partic., e con sign. proprio, piccolo tamburo cilindrico, a due membrane, [...] Amicis. 3. Nelle navi del 17° e 18° sec., sinon. di tamburetto. 4. Nel linguaggio giornalistico, elenco degli spettacoli in programmazione nei cinema e teatri locali, e anche delle manifestazioni d’arte e culturali, pubblicato sui giornali quotidiani ...
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macchia1
màcchia1 s. f. [lat. macŭla]. – 1. Piccola area di colore diverso che interrompe, per lo più guastandolo, il colore uniforme di una superficie: una m. d’unto sulla giacca; una m. d’inchiostro, [...] diprogrammazione che ne orienti l’espansione in direzioni preferenziali. Anche in altri usi fig., di marmo verde con m. bianche. Con usi specifici: a. Nel linguaggio medico, nome che accomuna tutte le alterazioni circoscritte del colorito (aree ...
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segmento
segménto s. m. [dal lat. segmentum «taglio, striscia», der. di secare «tagliare»]. – 1. In geometria, parte di retta compresa fra due punti, detti estremi del s.; lunghezza di un s., la distanza [...] essere caricata in più fasi successive, ciascuna relativa all’esecuzione di un segmento del programma. 6. Nel linguaggio economico e pubblicitario, segmento di mercato, la parte del mercato generale di un bene rappresentata da un gruppo omogeneo ...
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surclassare
v. tr. [dal fr. surclasser, comp. di sur- e classer «collocare in una classe, in una categoria superiore», sul modello di déclasser «declassare»]. – Battere, superare nettamente uno o più [...] avversarî o concorrenti, dimostrando una incontestabile superiorità di classe, cioè di qualità, di capacità, di preparazione; è spec. usato nel linguaggio sport., con riferimento a gare e competizioni: un atleta, un corridore, un cavallo che ha ...
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stadiazione
stadiazióne s. f. [der. di stadio, nel sign. fig. di «fase», per calco dell’ingl. staging]. – In genere, non com., determinazione dello stadio, della fase di svolgimento o di sviluppo di [...] lo stadio di evoluzione o di diffusione; il termine è soprattutto impiegato per le forme morbose (spec. ematologiche, come linfomi, mielomi, leucemie) nelle quali lo stadio è criterio determinante per la scelta e programmazione del trattamento ...
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monitoraggio
monitoràggio s. m. [der. di monitor, per traduz. dell’ingl. monitoring]. – 1. Osservazione, a scopo di controllo, di una grandezza variabile eseguita mediante appositi strumenti (denominati [...] da inquinamento (radioattivo, chimico, microbiologico o di altra natura), che ha come fine la programmazionedi interventi miranti alla loro conservazione, gestione o risanamento. In senso fig., nel linguaggio giornalistico: il m. della situazione ...
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traduzione
traduzióne s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva fondamentalmente il sign. di «trasferimento»: v. tradurre]. – 1. a. L’azione, l’operazione e l’attività di tradurre da una lingua in un’altra [...] automatica, realizzata per mezzo di speciali calcolatori elettronici: richiede una programmazione molto complessa ed è ancora di condurre, di trasferire da un luogo a un altro; con questo sign. è spec. usato, con riferimento a detenuti, nel linguaggio ...
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sostegno
sostégno s. m. [der. di sostenere, prob. formato sul provenz. sostenh, der. di sostener «sostenere»]. – 1. Elemento o struttura che serve a sostenere, a sorreggere: il tetto, venuto a mancare [...] , per il quale cura in particolare la programmazione curricolare, in collaborazione con gli altri insegnanti della classe. d. Nel linguaggio medico, terapia di s., terapia basata sull’impiego di medicamenti atti a rafforzare le difese organiche ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] o borsino2 (v.); nel gergo degli operatori di borsa e nel linguaggio giornalistico, per calco di espressioni ingl., m. toro (bull market), un iniziativa individuale (in contrapp. a economia di piano o a programmazione centrale). 3. M. comune, spazio ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] a sistemi di consulenza e sorveglianza esterni per sostenere gli studenti nella programmazione dello studio di tempo: Dante e Michelangelo vissero a grande d. l’uno dall’altro; anche il decorrere del tempo, in alcune locuz. del linguaggio sport ...
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linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...
linguaggio di programmazione
linguaggio di programmazione particolare linguaggio impiegato per esprimere dati e istruzioni che possano essere letti, interpretati ed eseguiti da un automa esecutore, in particolare da un computer. Come in ogni...