preimpianto
(pre-impianto), agg. Che precede la fase di impianto; con particolare riferimento all’impianto nell’utero di un embrione frutto della fecondazione in vitro. ◆ La proposta [del senatore Antonio [...] della ricerca delle «sintesi più avanzate», Walter Veltroni apre alla diagnosi preimpianto, cioè ad una modifica della legge 40 sulla procrezione medicalmente assistita. (Pier Luigi Fornari, Avvenire, 1° aprile 2008, p. 12, Oggi Italia).
Derivato ...
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interpretazione
interpretazióne (tosc. o letter. interpetrazióne) s. f. [dal lat. interpretatio -onis, lat. pop. interpetratio]. – 1. L’atto e, più spesso, il modo d’interpretare, cioè, in genere, di [...] , e, in senso improprio, quella posta in essere dal potere legislativo (cosiddetta i. autentica), consistente in una legge emessa a chiarimento di una norma legislativa precedente; i. dei trattati internazionali, con qualificazioni diverse a seconda ...
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conversione
conversióne s. f. [dal lat. conversio -onis, der. di convertĕre «convertire»]. – 1. Rivolgimento, movimento di un corpo nello spazio intorno a un altro corpo; in partic., movimento di rivoluzione [...] privata se ne contiene gli elementi; c. di un decreto legge, atto con cui il parlamento approva il contenuto di un decreto legge (entro 60 giorni dalla sua emissione), trasformandolo in legge ordinaria. d. In economia, il cambio dei biglietti in ...
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madre di tutte le leggi
loc. s.le f. La legge più significativa per la struttura o l’amministrazione di uno Stato, per un settore specifico. ◆ dato per scontato che entro Natale la madre di tutte le [...] attuativi sono qui, già pronti. Ma spero davvero che il mondo del calcio si renda conto che questa è la madre di tutte le leggi e trovi un’intesa in 3-4 mesi. D’altronde, c’è un nesso fra Calciopoli e il meccanismo di ripartizione delle risorse, o ...
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common law
〈kòmën lòo〉 locuz. ingl. (propr. «legge comune»), usata in ital. come s. f. – In Inghilterra, la legge idealmente non scritta (in contrapposizione alla legge scritta o statute law), complesso [...] vastissimo di consuetudini giuridiche, in parte date per iscritto attraverso le elaborazioni tradizionali dei commentarî giuridici, in parte fondate sulla giurisprudenza delle corti e sulla dottrina, di ...
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dominanza
s. f. [der. di dominare]. – L’esser dominante. In biologia, legge della d., uno dei principî del mendelismo (detto anche, in passato, prima legge di Mendel), secondo il quale, se si incrociano [...] presentano il solo carattere dei semi lisci, che domina quindi sul carattere alternativo dei semi grinzosi (oggi la legge è sostituita dal «principio dell’uniformità degli ibridi di prima generazione»); d. incompleta, la presenza, negli individui ...
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proposta
propósta s. f. [femm. sostantivato di proposto, part. pass. di proporre]. – 1. L’atto di proporre: fare, avanzare una p.; insistere in una p.; accettare, respingere, rifiutare una p.; una buona, [...] e vedrò se mi conviene; mi faccia una p., mi dica quanto intende pagare. Nel linguaggio parlamentare, p. di legge, progetto di legge presentato a una Camera del Parlamento per iniziativa del Governo, di uno o più parlamentari, di 50.000 elettori, del ...
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finanziario
finanziàrio agg. [der. di finanza2]. – 1. Relativo alla finanza, alle finanze, sia pubbliche sia private: attività f., mezzi f., questioni f.; resoconto f., relazione f.; anno f., esercizio [...] ., formazione di risparmio monetario e sua utilizzazione; legge f., legge che ogni anno deve essere presentata al Parlamento insieme con il disegno di legge di approvazione del bilancio dello stato, delle aziende ...
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ope legis
locuz. lat. (propr. «per forza di legge, in forza della legge»), usata in ital. come avv. e s. f. – Espressione usata per indicare che un effetto si verifica in conseguenza della diretta applicazione [...] di una norma di legge, senza che a ciò sia necessaria alcun’altra attività: in presenza di determinati vizî formali un contratto è nullo, e quindi inefficace, ope legis. La locuzione è anche riferita, in genere con connotazione polemica, a situazioni ...
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dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: [...] e burocr., possono essere riferite anche a donne). Nel passato, titolo che si dava soprattutto agli uomini di legge, corrispondente all’odierno avvocato: il d. Azzeccagarbugli; oggi, in genere, si attribuisce a ogni persona laureata (e nelle ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...
LEGGE (XX, p. 754)
Guido Zanobini
Le modificazioni recate alla disciplina della funzione legislativa nell'ordinamento italiano sono dovute principalmente alla nuova costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947. Anteriormente ad essa, alcuni...