ignorantaggine
ignorantàggine s. f. [der. di ignorante]. – Condizione d’ignoranza abituale, unita spesso a rozzezza e villania: è per i. che agisce così; in mezzo a quell’i., a quell’inerzia, a quell’antipatia [...] generale per ogni applicazione studiosa (Manzoni). Concr., non com., atto, parole da persona ignorante e villana: fare, dire delle ignorantaggini ...
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svacco
s. m. [der. di svaccarsi], pop. – Situazione, stato di chi è svaccato; situazione di inerzia e disordine: dopo l’esame si è abbandonato allo s. più totale. ...
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inutile
inùtile agg. [dal lat. inutĭlis, comp. di in-2 e utĭlis «utile»]. – 1. a. Che non dà alcuna utilità o vantaggio: spese i.; quante parole i.!; una macchina ormai i., un utensile divenuto i., che [...] ormai di essere i. qui; la tua presenza è i.; in partic., di chi non è buono a nulla (per incapacità o per inerzia abituale): un collaboratore i.; gente i., di nessuna utilità per il suo ambiente o per la società; bocche i., persone che mangiano il ...
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indolenza
indolènza s. f. [dal lat. indolentia «assenza di dolore», formato come indŏlens (v. indolente)]. – 1. non com. Nel linguaggio medico, mancanza di dolore, riferito a parte del corpo malata o [...] ad affezione morbosa che non provochi dolore: l’i. del sifiloma iniziale. 2. Nell’uso com., indifferenza d’animo, inerzia, apatia, pigrizia: l’i. di alcuni studenti è incredibile; per la sua i. si è lasciato sfuggire le migliori occasioni. ...
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svegliare
v. tr. [dal provenz. ant. esvelhar, fr. ant. esveillier, che è il lat. pop. *exvigilare per il class. evigilare, comp. di e(x)- e vigilare «vegliare»] (io svéglio, ecc.). – 1. Scuotere dal [...] prov., non svegliare, o non destare, il can che dorme (v. cane1, n. 2 c). 2. fig. a. Scuotere dal torpore, dall’inerzia, da uno stato di apatia e di fissità della mente: è un ragazzo abulico, bisogna svegliarlo; non bastano le prediche per svegliarlo ...
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svegliata
s. f. [der. di svegliare], fam., non com. – Lo svegliare, lo svegliarsi: stamani ho fatto una brutta svegliata. Fig., sollecitazione per scuotere dal torpore, dall’inerzia: quel ragazzo ha [...] bisogno di una s.; gli ho dato una buona svegliata. ◆ Dim. svegliatina, nel sign. fig.: è sempre lì imbambolato, diamogli una svegliatina ...
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epatargia
epatargìa s. f. [comp. di epato- e del gr. ἀργία «inerzia»]. – In medicina, insufficienza epatica (senza preciso riferimento all’entità del quadro clinico). ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] un numero complesso), che viene a coincidere con l’impedenza meccanica stessa allorché gli effetti della cedevolezza e dell’inerzia del corpo si compensano, e si determina un fenomeno di risonanza; r. acustica, la parte reale dell’impedenza acustica ...
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invigliacchire
v. intr. [der. di vigliacco] (io invigliacchisco, tu invigliacchisci, ecc.; aus. essere). – Diventare vigliacco, abbandonarsi a un’inerzia passiva; anche con la particella pron., invigliacchirsi. [...] Con uso trans. e valore causativo, avvilire, indebolire moralmente: le mollezze invigliacchiscono gli animi. ◆ Part. pass. invigliacchito, anche come agg.: popolazione invigliacchita dal lungo servaggio ...
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aprassia
aprassìa s. f. [dal gr. ἀπραξία «inerzia», comp. di ἀ- priv. e tema di πράσσω «operare»]. – In medicina, incapacità di eseguire movimenti che tendano a un preciso scopo (per es., accendere una [...] sigaretta), pur essendo integre l’intelligenza e la motilità ...
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Fisica
Tendenza di un corpo a non modificare il proprio stato di quiete o di moto.
Il principio d’inerzia, «ogni corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto uniforme e rettilineo a meno che non sia costretto a mutare quello stato da forze...
inerzia uterina
L’incapacità dell’utero a espletare il parto per deficienza o assenza delle contrazioni della muscolatura dell’organo (miometrio). L’i. u. si manifesta durante il periodo dilatante oppure nella fase espulsiva: nel primo caso...