elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche [...] Regno italiano (1861). Come titolo storico, prìncipi elettori, i prìncipi che dal sec. 13° al 1806 avevano l’ . 16°, erano sette: quattro laici (conte palatino del Reno, duca di Sassonia, margravio di Brandeburgo, re di Boemia) e tre ecclesiastici ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] pur vero quello che mi dici; È pur dolce in su i begli anni De la calda età novella Lo sposar vaga donzella (Parini ridere quel caro signor cardinale, a voler cozzare con un conte duca, con un Olivares (Manzoni); o una singola circostanza: il vidi ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] similitudine, per significare una figura circolare: a queste parole il duca levò un rumore, facendo uno O più grande che una maggiori per la o aperta, minori per la o chiusa. I due diversi timbri dànno la possibilità di distinguere parole di grafia ...
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acciocche
acciocché (o acciò che) cong. – 1. letter. Affinché, perché, con valore finale (e con il verbo al modo cong.): acciò che ’l duca stesse attento, Mi puosi ’l dito su dal mento al naso (Dante); [...] aveva camminato tutta la notte, acciocché i puledri arrivassero freschi alla fiera (Verga). 2. ant. Con il verbo all’indicativo, perché, poiché, con valore causale: lodò lo ’mperadore, e disse ch’era molto savio in parola, ma non in fatto, acciò che ...
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impressione
impressióne s. f. [dal lat. impressio -onis, der. di imprimĕre «imprimere», part. pass. impressus]. – 1. a. Atto ed effetto dell’imprimere, di lasciare cioè una traccia, un’impronta in un [...] in desuetudine. c. Non com. con il sign. 3 di imprimere: i. di un moto, di un’accelerazione. Ant., impeto, assalto: acciò con le genti de’ Fiorentini si congiungessero, e nelle genti del duca d’Urbino impression facessero (Bembo). 2. fig. a. L’effetto ...
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alicorno
alicòrno s. m. [alteraz. del lat. unicornis «unicorno»]. – 1. Liocorno. 2. Moneta d’argento del valore di due soldi marchesani emessa dalla zecca di Ferrara sotto il duca Ercole I verso il 1492; [...] vi erano impressi l’unicorno e l’aquila estense; è detta anche aquilino e talora agontano per avere lo stesso valore del grosso anconetano ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] una palla; t. la mano, reggere la mano, per es. di un bambino che fa i primi esercizî di scrittura; tenere l’anima coi denti (v. reggere, n. 1 d); (Boccaccio); Descrizione del modo tenuto dal duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli ... ( ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: «Parla tu ...» (Dante); stesa oltre la mano, acciò che si svegliasse il minore forza per accertarsi di qualche cosa: prima di salire, tenta i rami se sono resistenti; sovra quella [scheggia] poi t’aggrappa ...
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gufo
s. m. [lat. tardo gūfo (-ōnis), d’origine onomatopeica; nel lat. classico, il nome del gufo era būbo -ōnis]. – 1. Nome comune di varî uccelli rapaci notturni, caratterizzati dal disco facciale completo [...] comune (Asio otus), noto anche col nome di duca cornuto, di mediocre statura, con ciuffi auricolari relativamente ). 4. In marina, denominazione di un apparecchio per disturbare i radar del nemico, in uso durante la seconda guerra mondiale. ...
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insignire
v. tr. [dal lat. insignire «distinguere mediante contrassegno», der. di insignis: v. insigne] (io insignisco, tu insignisci, ecc.). – Propr., attribuire, concedere l’insegna o le insegne di [...] o un titolo, soprattutto a riconoscimento di particolari meriti o benemerenze: i. della commenda, del nastrino della Legion d’Onore; A. Diaz fu insignito del titolo di Duca della Vittoria. Anche, conferire un’alta carica onoraria (spec. nella frase ...
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Figlio cadetto (Chambéry 1465 - Lione 1482) di Amedeo IX. Successe nel 1472 al padre, sotto la reggenza della madre Iolanda di Francia. Caduta questa nelle mani di Carlo il Temerario, F., dopo fortunose vicende, ottenne la protezione di Luigi...
Figlio (Carignano 1468 - Pinerolo 1490) di Amedeo IX e di Iolanda di Francia, successe al fratello Filiberto I nel 1482 sotto la tutela dello zio materno Luigi XI re di Francia. Avuto il potere nelle mani, allontanò lo zio Filippo di Bresse,...