vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] che arde con forza, con vampe: il fuoco si fa più v., il vento ha reso più v. le fiamme (cfr. ravvivare); Vestita di color di fiamma viva (Dante ; prezzo v., il prezzo con tendenza a salire. 5. Come s. m. a. Persona vivente: Morti li morti e i vivi ...
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merito2
mèrito2 (poet. mèrto) s. m. [dal lat. merĭtum, der. di merere «meritare»]. – 1. a. Il fatto di meritare, di essere cioè degno di lode, di premio, o anche di un castigo: premiare, punire, trattare [...] di una cosa, riconoscere apertamente il merito che ha; se l’impresa è riuscita, tutto il m. è suo; s’è preso per sé tutti gli onori, senza lodi e onori: il suo maggior m. è la buona volontà; ha molti m., è ricco di meriti; tu mi attribuisci un m. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] sia per indicare ascensione progressiva sempre più in alto (e s’intende per lo più che si compia lentamente): si vedeva su fino ai più lontani antenati. Con verbi di moto e di quiete, ha anche il comparativo più su, più in alto: l’aquilone saliva più ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] o che da Lui proviene, o che con Lui ha rapporto: il s. nome di Dio; la s. volontà di Dio; la s. legge del Signore; la s. Croce; il s. legno della Croce; farsi il segno della s. croce; per santacroce o crocesanta, antico abbecedario, v. santacroce ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] (es. gius civile), nell’interno di parola si ha sempre š (es. scervellato ‹še-›, discentrare ‹dišše-›, con ) e, in misure di frequenza, è simbolo del ciclo (per es., c/s = cicli al secondo); in metrologia, è simbolo del prefisso centi- e, premessa ...
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originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] ; è una maiolica o. di Faenza. 3. Per estens.: a. agg. e s. m. Che non dipende o non è ispirato, suggerito da altri esempî o modelli, che non ha somiglianza con altre opere analoghe e ha quindi una sua novità, un suo carattere proprio: opera, teoria ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] frase come: trova un m. di tempo per me, non ho mai un m. di tempo, e sim. (dove si sottintende «tempo libero, tempo disponibile»). Ha sign. affine a istante, attimo, con i quali spesso si può sostituire: non c’è un m. da perdere; non ebbe un m. di ...
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splendido
splèndido agg. [dal lat. splendĭdus, der. di splendēre «splendere»]. – 1. Che risplende vivamente, che ha una luminosità molto intensa: luce s.; sole, cielo s.; Come rimane s. e sereno L’emisperio [...] per la ricchezza e vistosità (ostentava degli s. gioielli; indossava una s. toilette), per l’esito o la riuscita felice (una s. festa; uno s. film; ha fatto una carriera s.; ha fatto uno s. matrimonio, spec. per la posizione eco-nomica e sociale del ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] cioè al giudizio realistico delle cose: farsi guidare dal c. più che dalla ragione (o dalla ragione più che dal c.); il c. ha le sue ragioni che la ragione non conosce (traduz. di una celebre frase di Pascal). 4. Per analogia, il centro, il mezzo di ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] ; v. d’anni ma giovane di spirito. b. estens. Senile; che ha aspetto, atteggiamento, abitudini senili: un viso v.; un organismo v. e stanco; Che s’aspetti non so, né che s’agogni, Italia ... Vecchia, ozïosa e lenta (Petrarca). c. Con valore relativo ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...