tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] nel linguaggio marin., t. (o reggere) il mare, di nave che ha buone caratteristiche nautiche ed è atta a navigare con mare grosso. Raro ., un leone che sostiene sulle zampe una piccola torre. Come s. m., sempre in araldica, indica, al plur. (per ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento [...] Seguito dalla cong. che o dalla prep. di più un infinito, ha valore di cong. temporale: p. di parlare pensa bene a quello che o prep. di luogo, indica il luogo che precede, che s’incontra precedentemente: p. della piazza c’è un grande palazzo; ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] frivolo (v. dolce, n. 3 a); è chiamato dolce vita o dolcevita s. m., anche un tipo di maglione a collo alto e aderente (raram. di ritrovi, divertimenti, ecc.: è una città di provincia, non ha v. notturna; c’è un po’ di v. studentesca e null ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] contraffatto, non falsificato: diamanti b.; oro b.; questi cento euro non sono b., sono falsi. 9. Forte, grande, rilevante: ha mangiato di buon appetito; s’è dato un buon colpo; di buon passo, svelto; di b. lena, di buzzo b., con decisione e impegno ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] quanta la terra; tutti quanti la pensano come me; s’è bevuta tutta intera la bottiglia); o mediante ripetizione: e ossa; essere tutto naso, tutto bocca, tutt’occhi, di persona che ha il naso e la bocca grande, o il viso magro in cui spiccano gli ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] è degno di honore»); la regola della Crusca, di mantenere l’h etimologica soltanto nelle quattro voci ho, hai, ha, hanno del verbo avere, s’impose definitivamente in Toscana col sec. 17°, nel resto d’Italia col 18°. Usi più comuni della lettera h ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] Se combatti per lei, rimarrai morto: Che così avviene a chi s’appiglia al torto (Ariosto). b. La condizione di chi è diritto di fare o dire qualche cosa, affermare che ha agito ingiustamente, che ha detto cosa non vera: sembrava sicuro del successo, ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] è vissuta quasi sempre in convento; vive con i suoi genitori; ha vissuto tre anni dalla fidanzata; la casa dove visse e morì. il fatto di continuare a vivere nella memoria dei posteri: E s’io al vero son timido amico, Temo di perder viver tra coloro ...
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privato
agg. e s. m. [dal lat. privatus, propr. part. pass. di privare «privare»; nel sign. 2 b dallo spagn. privado; nel sign. 3 dal lat. mediev. privatum (per ellissi di un sost. neutro)]. – 1. agg. [...] sign. di personale, in locuz. quali segretario p. e segretaria p., medico p., cameriere p., e sim. 2. s. m. a. Persona che non ha un incarico pubblico o non esercita particolari funzioni o sia comunque considerata come singolo cittadino: anche ai p ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] , che non si sa qualificare: ti esprimi in un certo m.!; s’aggirava, guardava in un certo m.; anche senza certo: me lo disse quel m., e non c’è nulla da fare; ma talora a quel m. ha tono e sign. proprî: trattarlo a quel m.!; con un naso a quel m ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...